Addio a William Friedkin, il regista de L’Esorcista aveva 87 anni
08 agosto 2023, ore 12:00 , agg. alle 15:00
L’autore avrebbe dovuto partecipare all'80esima edizione del Festival di Venezia con il suo nuovo film
Gli occhi erano tutti rivolti alla prossima edizione della Mostra del cinema di Venezia, quando William Friedkin avrebbe dovuto presentare il suo ultimo lavoro cinematografico, The Cain Mutiny Court-Martial. Ieri sera però la notizia che non ci saremmo mai aspettati. Il regista de L’Esorcista e de Il braccio violento della legge, si è spento all’età di 87 a seguito di una complicazione polmonare.
IL MAESTRO DELLA TENSIONE CINEMATOGRAFICA
William Friedkin, conosciuto per la sua capacità di creare tensione e suspense attraverso la regia e la narrazione, ha lasciato un'impronta indelebile nell'industria cinematografica.
La sua passione per il cinema è emersa fin dalla giovane età, spingendolo a intraprendere una carriera nel mondo della regia. Dopo aver lavorato nel mondo della televisione, Friedkin ha attirato l'attenzione con il suo primo lungometraggio, "The People vs. Paul Crump" (1962), un documentario che affrontava le questioni della pena di morte. Questo film lo ha messo sotto i riflettori, aprendo la strada a una carriera di successi cinematografici.
Il punto di svolta nella carriera è arrivato con il film "The French Connection" (1971). Questo thriller poliziesco, basato su eventi reali, ha catturato l'attenzione del pubblico e della critica. La sua regia innovativa, insieme alla performance memorabile di Gene Hackman, ha portato al film cinque premi Oscar, tra cui Miglior Film e Miglior Regia proprio per Friedkin.
L'ESORCISTA, UN CAPOLAVORO DELL'HORROR
Forse l'opera più iconica di Friedkin è "L'esorcista" (1973), un film horror che ha spinto i confini del genere e ha portato il regista a nuove vette di notorietà. Il suo approccio realistico alla narrazione dell'occulto ha reso il film un classico del terrore, lasciando un'impronta indelebile nella cultura popolare. La trama del film vede protagonista Regan McNeil, una ragazzina di 12 anni, che viene posseduta dal demonio. Un giovane prete in crisi di fede, aiutato dal proprio anziano mentore, affronta la presenza demoniaca in un mortale duello. Ma la narrazione passa in secondo piano. Infatti è proprio la forma filmica e le scelte di messa in scena a premiare la pellicola e a renderla un caposaldo del cinema horror.
Le sue opere hanno influenzato generazioni di registi successivi, ispirando la creazione di film che mirano a catturare la stessa tensione e autenticità. Friedkin ha continuato a ricevere riconoscimenti per il suo contributo al cinema, inclusa una stella sulla Hollywood Walk of Fame.