Approvato il piano industriale della nuova Alitalia, si parte con 52 aerei e l'obiettivo di crescere in quattro anni

Approvato il piano industriale della nuova Alitalia, si parte con 52 aerei e l'obiettivo di crescere in quattro anni

Approvato il piano industriale della nuova Alitalia, si parte con 52 aerei e l'obiettivo di crescere in quattro anni


I dipendenti saranno assunti con contratti diversi da quelli attuali. meno vincolati e più flessibili; dal 2022 rinnovamento della flotta, per dare una svolta green; cambierà nome il programma per i frequent flyer, addio a Millemiglia

“Prepararsi al decollo”. Il Consiglio di Amministrazione di ITA ha approvato il piano industriale per la partenza della nuova Alitalia. Il piano è quadriennale e si riferisce al periodo 2021-2025. La nuova compagnia aerea partirà con numeri ridotti, per poi crescere progressivamente di anno in anno. I dipendenti saranno inquadrati con nuovi contratti, diversi da quelli attuali, che garantiscano maggiore competitività e flessibilità. Insomma, più doveri e meno privilegi. La flotta degli aerei verrà progressivamente rinnovata, con lo scopo di avere nel giro di pochi anni velivoli più moderni e più ecologici.


AEREI E DIPENDENTI

Ora si parte con 52 aerei: 45 per il corto-medio raggio, 7 per i voli intercontinentali. Come si diceva, è previsto un progressivo incremento: gli aeromobili in flotta saliranno a 78 unità nel 2022, e a fine 2025 la flotta sarà composta da 105 aerei (23 wide body per le lunghe tratte, 82 a corridoio singolo per le tratte italiane ed europee). Dal 2022 è previsto l'inizio dell'inserimento in flotta degli aeromobili di nuova generazione che sostituiranno progressivamente i velivoli di vecchia tecnologia, che consumano e costano di più. La nuova compagnia prevede di confluire su un solo partner strategico per gli aerei, così da eliminare la complessità e le inefficienze derivanti dall'operare una flotta composta di aerei di diversi produttori.

Capitolo personale. Da anni si parla di tagli, di proteste, di sindacati. Ora si prova a passare ai fatti: le operazioni inizieranno nei prossimi mesi con 2750-2950 dipendenti, assunti per gestire l'attività 'Aviation', numero che – come per la flotta- salirà a fine piano (2025) a 5.550-5.700 persone. E’ poi previsto a conclusione del piano (2025) l'impiego di fino a 2.650-2.700 risorse per la parte “operazioni di terra” e di 1.100-1.250 risorse nell'area che attiene alla manutenzione.


IL NETWORK 

L'avvio delle operazioni di ITA sarà concentrato per la maggior parte su rotte scelte in base alla loro profittabilità, più un numero selezionato di rotte che, anche se non immediatamente redditizie, sono considerate investimenti per assicurare nel medio periodo una presenza sostenibile su mercati di interesse per il Paese. La nuova Alitalia focalizzerà la propria attività sull'hub di Fiumicino e sull'aeroporto di Milano Linate. All'avvio delle attività, la compagnia servirà 45 destinazioni con 61 rotte che saliranno a 74 destinazioni e 89 rotte nel 2025, a conclusione del processo di ribilanciamento dei voli verso il settore del lungo raggio che ha l'obiettivo di colmare il gap di connettività del Paese. Sul lungo raggio, nella stagione per il prossimo inverno, Alitalia opererà collegamenti su New York (da Roma e Milano), Tokyo Haneda, Boston e Miami (tutte e tre da Roma), ma già con la prossima stagione estiva la compagnia prevede di avviare nuovi voli su San Paolo, Buenos Aires, Washington e Los Angeles. Sul breve e medio raggio ITA prevede di operare alla partenza collegamenti da Fiumicino e da Linate con le principali destinazioni europee ( Londra, Parigi, Amsterdam, Francoforte) più numerose altre rotte internazionali servite da Roma (tra le quali, per esempio, quelle per Madrid, Atene Tel Aviv, Cairo, Tunisi e Algeri). Sul network domestico ITA garantirà un'ampia copertura degli scali nazionali, servendo 21 aeroporti nel Paese con un operativo dei voli stabile e un numero di frequenze e orari che rispondano al meglio alle esigenze della clientela.



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