30 marzo 2022, ore 10:29 , agg. alle 11:10
Previsto anche un forte calo delle temperature con possibili nevicate al nord a quote collinari. Le piogge metteranno fine al lungo periodo di siccità che ha interessato le regioni del Nord. Per la Coldiretti le precipitazioni potrebbero non esser sufficienti per riempire i bacini
Finalmente l’Italia vede la fine del periodo di siccità che sta mettendo in forte difficoltà le riserve idriche del Paese, in particolare nel Nord-ovest. E’ infatti, ormai giunta sulla penisola l’intensa perturbazione che da qui ai prossimi 5 giorni porterà precipitazioni, anche intense, su buona parte delle regioni e un deciso calo delle temperature. La pioggia ha interessato la scorsa notte la zona centrale del Paese e si estenderà nelle prossime ore sul Nord e su parte del Sud. Per il fine settimana si prevede anche il ritorno della neve, fino a quote collinari al Centro-Nord. Le precipitazioni solo in parte risolveranno i problemi in Pianura Padana dove tutti i fiumi e i bacini sono a livelli bassissimi. Uno su tutti il Po, che fa registrare un livello idrometrico di -3,4 metri, al minimo del periodo da oltre 20 anni.
Allerta meteo per Umbria, Lazio e Abruzzo
Secondo l’allerta meteo della Protezione civile, per questa mattina sono previsti “venti da forti a burrasca, con raffiche fino a burrasca forte, dapprima sulla Sicilia e in estensione, nel corso della giornata, a Calabria, Basilicata e Puglia”. Possibili anche mareggiate, mentre i temporali stanno interessando l’Umbria e il Lazio. Per oggi è prevista una allerta gialla proprio per Umbria, Lazio e Abruzzo occidentale. Da domani le precipitazioni dovrebbero intensificarsi sulle regioni del nord Italia e soprattutto dovrebbe giungere sulla penisola una deciso calo delle temperature, che potrebbero passare dai 25° dei giorni scorsi ai 10 in pianura.
La Coldiretti
La perturbazione sull’Italia viene vista come una manna dal cielo dagli agricoltori, in particolare al Nord Ovest, in un momento dell’anno cruciale per la semina di riso, girasole, mais e soia e per la crescita di ortaggi e frutta. Secondo la Coldiretti, le piogge hanno registrato una diminuzione di 1/3 rispetto alla media del periodo, con picchi al nord dove non pioveva da 111 giorni. Le precipitazioni però potrebbero non bastare: “La pioggia - sottolinea la Coldiretti - è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l'acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti. "Si temono peraltro - precisa la Coldiretti – gli effetti del brusco abbassamento delle temperature che, se dovesse scendere sotto lo zero, provocherebbero danni irreparabili alle piante da frutto che si trovano in piena fioritura"