Iss, Crescono i casi covid, l'indice Rt a 1,07, oltre la soglia epidemica, l'incidenza a 504 casi ogni 100.000 abitanti
24 giugno 2022, ore 09:54
I dati diffusi dall'istituto superiore di sanità sono relativi alla settimane comprese tra il primo giugno e il 14 giugno. Crescono anche i ricoveri. Il tasso di occupazione delle terapie intensive tocca il 2,2%, quello dei reparti ordinari l'1,9&, ben sotto le soglie considerate critiche
I dati dell’Istituto superiore di sanità sul monitoraggio dell’epidemia covid confermano la tendenza delle ultime settimane: i casi sono in continuo aumento,così come i ricoveri negli ospedali. In particolare l’indice Rt, nel periodo 1 giugno- 14 giugno, calcolato sui sintomatici, è stato pari a 1,07, oltre la soglia epidemica e in deciso incremento rispetto alla settimana precedente, quando era pari a 0,83. Non sono migliori i numeri relativi all’incidenza a livello nazionale. Si sono registrati 504 positivi ogni 100.000 abitanti tra il 17/6 e il 23/6, contro i 310 dei sette giorni precedenti.
I ricoveri
Le notizie dagli ospedali non sono migliori anche se non destano preoccupazione. Crescono i ricoveri e il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 2,2%, rilevato il 23 giugno, contro l’1,9% della rilevazione al 16 giugno. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 7,9 contro il 6,7% della rilevazione dei sette giorni fa. Sempre secondo i dati dell’Iss, al momento nessuna regione o provincia autonoma del Paese è classificata a rischio basso per Covid; 12 regioni/pa sono classificate a rischio moderato, mentre 9 sono classificate a rischio alto per la presenza di molteplici allerte e 2 di queste sono ad alta probabilità di progressione. Tutte riportano una singola allerta di resilienza, e 9 riportano molteplici allerte di resilienza.
L'intervento della virologa Ilaria Capua
I numeri dell’Istituto superiore di sanità arrivano proprio nel giorno dell’intervento sul Corriere della Sera della virologa Ilaria Capua, direttrice dell'One Health Center of Excellence dell'Università della Florida. "Il Sars-CoV-2 non scomparirà né durante né dopo l'estate. E' un virus all'inizio della sua corsa verso l'endemizzazione, è all'inizio di un macrociclo che durerà anni e anni, di sicuro decenni, ma io credo addirittura secoli. D'altronde il morbillo, anche lui figlio di uno spillover, è qui che ci fa compagnia da oltre duemila anni", scrive Capua che poi indica anche quale sarà probabilmente il percorso del virus nei prossimi mesi: “ci si deve aspettare che, come ogni coronavirus che si rispetti, emergeranno nuove varianti o anche attraverso il meccanismo della ricombinazione, che è tipico di questa famiglia virale”.”Insomma - chiarisce Capua - potrebbero apparire dei ceppi virali 'arlecchino' con proprietà a noi sconosciute”. Secondo la scienziata, in sostanza, non si tornerà a ciò che abbiamo vissuto nell’epoca pre-covid e dovremo “aggiustare le nostre vite alla presenza di questo nemico diventato subdolo “.