Scandalo Fifa, Blatter al capolinea?
27 maggio 2015, ore 09:37 , agg. alle 10:27
L'indagine del Dipartimento di Stato Usa è potenzialmente devastante. L'accusa è di corruzione. A tutto un sistema.
Sepp Blatter è solo (si fa per dire) indagato, nell'inchiesta voluta dal Dipartimento di Stato americano e che questa mattina ha terremotato i vertici della Fifa. Non è formalmente sotto accusa, ma la terra sta franando sotto i piedi del padre-padrone della Federazione Internazionale, dal 1998. Potrà andare avanti o il suo impero è al tramonto?
Le accuse, piovute dagli Stati Uniti, sono devastanti: gli alti dirigenti, arrestati questa mattina, sarebbero stati a capo di un sistema corruttivo, in grado di inquinare tutta la gestione del calcio. Sotto accusa, infatti, l'assegnazione dei mondiali, la gestione dei diritti televisivi e il marketing. Come dire, la miniera di diamanti, che c'è dietro la passione globale per una palla che rotola. Il problema è che avrebbe rotolato - secondo gli investigatori americani - sempre verso gli amici degli amici. Garantendo fette enormi di profitto, in cambio di favori, voti e chissà cos'altro.
Un quadro desolante, ma di cui si parla da anni! Sono storia vecchia le accuse di corruzione e voto di scambio, nell'assegnazione dei mondiali alla Russia e al Qatar (dove di recente la Fifa ha scoperto che d'estate fa piuttosto caldo...). Blatter ha sempre respinto ogni accusa, garantendo trasparenza e indagini interne. Queste ultime si sono regolarmente concluse con un nulla di fatto, solo che nell'ultimo caso il giudice chiamato a condurre le indagini, Michael Garcia, avrebbe sentito puzza di bruciato e non avrebbe accettato il finale a tarallucci e vino. Dissociatosi pubblicamente dal 'volemose bene' (soprattutto agli amici degli amici), avrebbe dato impulso all'indagine, che l'Fbi porta avanti da tre anni. Si indaga su diversi episodi, relativi agli ultimi due decenni. Un'enormità.
Un sistema di corruttele, che andrà provato. Balza, però, agli occhi che fra gli arrestati ci siano i rappresentanti di Paesi calcisticamente nulli, come le Isole Cayman o Trinidad e Tobago. Proiettati ai vertici della Fifa da Blatter. Perché proprio loro? Perché non i rappresentanti del calcio che conta? A chi conveniva far decidere persone, che rappresentavano solo sé stesse? Sostanzialmente fuori controllo?
Ora, gli arrestati verranno estradati negli Stati Uniti e l'inchiesta proseguirà, ma potrà l'indagato Sepp Blatter andare avanti, come se nulla fosse? In condizioni anche solo simili, in tutto il mondo, l'unica via sarebbe quella delle dimissioni, ma la Fifa è un universo a parte, abituato a ruotare attorno al proprio sole. Non intervenire, però, potrebbe condannare il calcio al peggiore scandalo della sua storia.
Roba che Calciopoli, al confronto, potrebbe apparire un furto di caramelle.