20 maggio 2022, ore 08:50
Le indagini sono partite dalla denuncia di un anziano della Locride, ingannato da una donna che gli aveva fatto credere di essere innamorata di lui. Nel giro di un anno era riuscita a farsi consegnare 20 milioni di euro, L'organizzazione criminale, che aveva la sua base in Romania, sarebbe riuscita a ottenere circa un milione di euro dalle vittime del raggiro
L’operazione “ Transilvania” della Procura di Locri ha portato alla luce una banda internazionale specializzata nelle truffe e le estorsioni ai danni di anziani soli e vulnerabili. I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, con gli agenti di Europol, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 16 persone. Per dieci è stato disposto il carcere, per gli altri sei i domiciliari. Il blitz ha interessato non solo l’Italia, ma anche la Romania, l’Olanda e la Germania. Sono infatti 13 i mandati di arresto internazionale. Gli indagati sono 59. Le accuse sono di circonvenzione di persone incapaci, estorsione, ricettazione e riciclaggio.
Avvicinamento e adescamento delle vittime
Tutti avevano ruoli definiti all'interno dell'organizzazione, che era guidata da due coniugi residenti in Romania. Il braccio operativo era costituito da giovani donne che avevano il compito di avvicinare e circuire gli anziani secondo uno schema fisso. L'approccio avveniva con la scusa di vendere oggettistica di esiguo valore come accendini e fazzoletti. Da li' seguiva la fase di "adescamento", nel corso della quale le giovani donne si dichiaravano infatuate delle loro vittime, nonche' bisognose di denaro, per sè o per presunti parenti all'estero.
Gli anziani soli
Secondo le indagini, l’organizzazione aveva i suoi vertici in Romania, ma aveva le basi operative in Calabria, in particolare nei territori di Reggio, e nei comuni di Bianco, Melito di Porto Salvo, Siderno, Rosarno e Bovalino, oltre che a Milazzo, in Sicilia. L’inchiesta è partita nel 2018 dalla denuncia di un uomo,originario della Locride, finito nella rete dell’organizzazione criminale. L’anziano aveva raccontato di esser stato ingannato da una donna di nazionalità rumena, che gli aveva fatto credere di essere innamorata di lui. Nel giro di un anno la truffatrice sarebbe riuscita a farsi consegnare 20 mila euro. Soldi che poi venivano inviati in Romania. Le indagini hanno permesso di svelare che non si trattava di un caso singolo ma di una vera e propria organizzazione criminale. Secondo i Carabinieri e l’Europol le truffe avrebbero permesso alla banda di ottenere illecitamente circa un milione di euro. Gli investigatori sono riusciti a tracciare il denaro tramite accertamenti di natura finanziaria, intercettazioni telefoniche e videoriprese