Ucraina, oggi scatta un cessate il fuoco temporaneo per Mariupol per permettere l'evacuazione dei civili
31 marzo 2022, ore 08:30
La Russia ha posto le sue condizioni per l'apertura di un corridoio umanitario fino a Zaporizhzhia. Intanto, nessun passo avanti nei colloqui di pace. Il negoziato riprenderà domani online. nuovi bombardamenti su Kiev e Chernihiv
E’ il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov a gelare le speranze che si possa arrivare in tempi rapidi a un cessate il fuoco per l’Ucraina: “Per il momento non possiamo dichiarare che ci sia qualcosa di molto promettente o una qualche svolta. C'è molto lavoro da fare”. Parole che trovano conferma anche nelle dichiarazioni del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, secondo il quale “per il momento ci sono solo parole, niente di concreto”. Dunque ancora una volta i colloqui tra Mosca e Kiev sembrano subire una frenata, a 36 giorni dall’inizio dell’offensiva russa.
Domani riprendono i negoziati di pace
Il confronto dovrebbe riprendere online domani. Secondo il capo della delegazione ucraina, David Arakhamia, per il suo Paese è necessario un nuovo incontro, mentre Mosca pretende che si lavori su una bozza predefinita. Appare sempre più chiara la volontà del Cremlino di prendere tempo. Tanto che anche l’annunciato rallentamento dell’operazione militare trova solo una parziale conferma nelle notizie che giungono dal campo. Se dunque il Pentagono segnala il ritiro delle truppe russe dalla zona attorno a Chernobyl, i bombardamenti e i combattimenti sono proseguiti nelle ultime ore nei pressi di Kiev e Chernihiv, dove però si registra un avanzamento delle forze ucraine.
Cessate il fuoco temporaneo a Mariupol
Per questa mattina la Russia ha annunciato un cessate il fuoco temporaneo per Mariupol per permettere ai civili di evacuare la città assediata attraverso un corridoio umanitario che dovrebbe arrivare a Zaporizhzhia passando da Berdyansk. Il capo del centro di controllo della Difesa nazionale russa, Mijail Mizintsev, ha chiesto che le autorità ucraine accettino per iscritto le condizioni poste dal comando russo e confermino anche l’effettiva tregua. Secondo Mizintsev, quel tratto di strada infatti sarebbe oggetto di bombardamenti costanti da parte dei militari e nazionalisti ucraini. E’ un fatto però che nella città portuale l’armata russa ieri ha colpito un edificio della Croce rossa e la sede della missione dell’Unione europea. Ieri l’Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr) ha fatto sapere di aver perso i contatti con alcuni dei suoi operatori proprio a Mariupol. “Non riusciamo a comunicare con loro” , ha dichiarato l’Alto commissario, Filippo Grandi. Un grosso problema, anche perché viene a mancare la verifica sul campo dell'effettivo rispetto della tregua.