Al via oggi la stagione dei saldi invernali, i commercianti puntano a recuperare, si parte in ordine sparso

Al via oggi la stagione dei saldi invernali, i commercianti  puntano a recuperare, si parte in ordine sparso

Al via oggi la stagione dei saldi invernali, i commercianti puntano a recuperare, si parte in ordine sparso


Di fatto dopo la partenza teorica del 2 gennaio in alcune regioni italiane, Basilicata, Molise e Valle d’Aosta , la data effettiva per le vendite di fine stagione è oggi, con la possibilità per i negozi di restare aperti: a causa della pandemia le date per il via ai saldi nelle diverse regioni sono scaglionate fino a febbraio.

Nel corso della settimana, da oggi a sabato, i saldi partono in quasi tutte le altre regioni italiane dalla Lombardia alla Campania, dal Friuli Venezia Giulia, alla Calabria, dall’Abruzzo alla Sardegna. La prossima settimana invece toccherà a Lazio e Marche, mentre i consumatori di Toscana, Emilia Romagna, Liguria e Veneto dovranno attendere la fine di gennaio; invece  il 13 febbraio arriveranno i saldi anche per i residenti della provincia autonoma di Bolzano. In attesa del via ai saldi, comunque, i negozi potranno procedere alle vendite promozionali, liberalizzate in tutto il territorio nazionale, tranne che in Veneto ed in Puglia.

Buone le previsioni di spesa

Alta l'attenzione dei consumatori: secondo una stima di Confesercenti, un italiano su due si dice interessato ad acquistare, ed i negozi di moda sperano di recuperare grazie alle vendite di fine stagione. Secondo le intenzioni, il budget stanziato per gli acquisti in questo periodo si aggira intorno ai 165 euro, come l’anno scorso; cappotti e scarpe sono i capi per cui gli italiani spenderanno con più frequenza, seguiti dai prodotti di maglieria, camicie, intimo, borse e accessori.

Si cerca di recuperare con le vendite di fine stagione

Sempre Confesercenti ricorda che l’anno appena trascorso ha visto calare le vendite nel settore abbigliamento e accessori nell'ordine di 16 miliardi, con una flessione di oltre 600 euro a famiglia. Particolarmente sotto tono il bilancio di Natale, quasi dimezzato: i negozi segnalano in tutta Italia cali del 30% rispetto alle vendite natalizie del 2019, con punte del -40% nelle attività nei centri storici e nelle città d'arte che, oltre all'emergenza pandemica e alla riduzione del reddito disponibile dei consumatori, soffrono anche l'assenza dei flussi turistici. Da Confcommercio la previsione di spesa è sui 4 miliardi di euro, a livello nazionale, un miliardo in meno dello scorso anno.

Il decalogo per gli acquisti in sicurezza

A fornire le indicazioni fondamentali per fare i propri acquisti, rispettando le regole anti-contagio, sono la Federazione Moda Italia e Confcommercio, vediamo:

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

6. Rispetto delle distanze: occorre mantenere la distanza di un metro tra i clienti in attesa di entrata e all’interno del negozio.

7. Disinfezione delle mani: obbligo di igienizzazione delle mani con soluzioni alcoliche prima di toccare i prodotti.

8. Mascherine: obbligo di indossare la mascherina fuori dal negozio, in store ed anche in camerino durante la prova dei capi.

9. Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione.

10. Numero massimo di clienti in store: obbligo di esposizione in vetrina di un cartello che riporti il numero massimo di clienti ammessi nei negozi contemporaneamente


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