Bosnia, a Sarajevo il primo Gay Pride, proteste in città

Bosnia, a Sarajevo il primo Gay Pride, proteste in città

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Più di mille agenti per le strade a garantire l'ordine pubblico

A Sarajevo, fra strette misure di sicurezza e in una atmosfera di alta tensione per l'opposizione di gruppi omofobi, ha preso il via in centro a metà giornata il corteo del Gay Pride, il primo della Bosnia-Erzegovina. Scortati da massicce pattuglie di poliziotti, i manifestanti - alcune migliaia secondo i media locali - sono partiti dall'arteria principale della capitale, la via intitolata al Maresciallo Tito, diretti verso la sede del parlamento. Un percorso di circa 2 km. L'atmosfera è gioiosa, tante le bandiere del movimento LGBT, i palloncini colorati e i cartelli con slogan quali "L'amore prevale sulla paura". Poco prima della partenza del corteo arcobaleno si era concluso senza incidenti in un parco della città una contromanifestazione di un centinaio di persone ostili la movimento gay, che hanno scandito slogan maschilisti e di contenuto omofobo. A garantire la sicurezza sono mobilitati oltre 1.100 poliziotti, che sin da ieri hanno sorvegliato a tappeto l'intero centro cittadino, controllando strade, cassonetti e perfino i tombini, come non avveniva dalla visita di papa Wojtyla.

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