Carfagna, sud per rilancio paese. Ministro Giovannini, le infrastrutture o sono sostenibili o non sono

Carfagna, sud per rilancio paese. Ministro Giovannini, le infrastrutture o sono sostenibili o non sono

Carfagna, sud per rilancio paese. Ministro Giovannini, le infrastrutture o sono sostenibili o non sono


Alla conferenza 'Infrastrutture sostenibili: un bene comune' organizzata da Intesa Sanpaolo, il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini parla di infrastrutture sostenibili, di transizione green e crescita. La ministra per il Sud e la Coesione Territoriale, Mara Carfagna, del mezzogiorno come traino per la ripresa

La parola chiave è sostenibilità, lo dice il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini al convegno di Intesa Sanpaolo "Chi mi conosce sa quanto mi sia battuto sulle parole: oggi non parliamo più di infrastrutture, ma parliamo di infrastrutture sostenibili. Non possiamo più parlare solo di infrastrutture: o sono sostenibili o non sono. Questa è una scelta culturale molto forte, perfettamente coerente con il cambio di nome che ho voluto dare al ministero". E poi ci sono le infrastrutture sociali, “Il Covid ci ha fatto capire quanto sono importanti, il modo in cui abitiamo e ci muoviamo nelle città. Ma il cambiamento della rigenerazione urbana non è fatto solo di fondi ma di regole per questo stiamo aiutando la commissione in Senato ad arrivare ad una legge perchè senza una riforma della rigenerazione urbana si creeranno diseguaglianze, così come senza una riforma del tpl rischiamo di lasciare indietro" molte persone. E in chiusura Giovannini sottolinea "Transizione ecologica, sviluppo economico, riduzione delle disuguaglianze vanno insieme. In un recente rapporto di due economisti su richiesta Macron dice chiaramente la logica dei due tempi è finita: le tre cose devono andare insieme e questo è possibile, questo è il cuore del Next Generation ed è su questo che è concentrato il governo".

GIOVANNINI, RAPIDITA' E' CRUCIALE NELL'ASSEGNARE FONDI, NON BASTA SCRIVERE NORME

"La rapidità è un elemento cruciale" ha detto il ministro Giovannini e "nel Pnrr i tempi sono dati, quindi bisogna cambiare i processi in profondità, ma il cambiamento delle procedure non basta perché bisogna cambiare la qualità della pubblica amministrazione".

CARFAGNA, SUD TRAINO PER RILANCIO DEL PAESE

La ministra per il sud e la coesione territoriale Mara Carfagna torna sul piano nazionale di ripresa e resilienza, il Pnrr segna una svolta rispetto al passato. Anche e soprattutto per quel che riguarda il mezzogiorno, e alla platea di investitori ed industriali un messaggio su tutti ha voluto far passare la ministra "Il Pnrr rappresenta un cambio di paradigma importante. Stiamo costruendo le condizioni per fare del Mezzogiorno nei prossimi 5-10 anni un nuovo terreno fertile per gli investimenti, un habitat naturale favorevole all'attività di impresa, che le imprese scelgono per creare valore e lavoro, sapendo di poter contare su due grandi risorse: una rete logistica efficiente e moderna e uno Stato alleato".


MICCICHE’ (INTESA), GRANDI RITARDI ORA PRIORITA’

L'Italia sulle infrastrutture sconta dei "ritardi", di cui "dobbiamo prendere atto": "negli ultimi 20 anni c'è stato un ritardo negli investimenti notevolissimo, dal 2009 al 2018 investimenti pubblici si sono ridotti del 34 % da 58 a 38 mld investimenti. E tutto questo si ripercuote sulla crescita del paese” ha detto Gaetano Miccichè, chairman della Divisione IMI Corporate&Investment Banking di Intesa SanPaolo. "Bisogna darsi delle priorità", ha aggiunto, "adesso siamo di fronte a un periodo molto impegnativo che speriamo possa essere altamente roseo". Per valorizzare al meglio le opportunità offerte dal Pnrr secondo Miccichè occorre una collaborazione tra pubblico e privato. “Il sistema bancario – assicura – è pronto”.










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