Caro professor Barbero, dopo il parere deludente sul Green Pass mai ci saremmo aspettati questo attacco alle donne

Caro professor Barbero, dopo il parere deludente sul Green Pass mai ci saremmo aspettati questo attacco alle donne

Caro professor Barbero, dopo il parere deludente sul Green Pass mai ci saremmo aspettati questo attacco alle donne


Stupiscono le parole di uno studioso colto e intelligente, che parla senza alcun senso di differenze strutturali tra uomo e donna

Le scivolate di un mito

Alessandro Barbero per molte persone è un mito. Uno studioso intelligente, colto, capace di incantare con le sue lezioni, diventate un vero must have sui social. Una fama guadagnata giustamente, che ce lo ha sempre fatto percepire come una persona equilibrata, ragionevole, capace di mettere d'accordo tutti. E invece poi il fulmine a ciel sereno. Prima Barbero si è lanciato in una assurda battaglia contro il green pass, firmando una lettera aperta di 300 docenti universitari contrari all'obbligo di certificato verde per gli studenti, e ora si è lanciato in affermazioni quantomeno discutibili sulle presunte differenze tra uomo e donna.


Le parole di Barbero

"Vale la pena di chiedersi - ha detto Barbero - se non ci siano differenze strutturali fra uomo e donna che rendono a quest’ultima più difficile avere successo in certi campi. È possibile che in media le donne manchino di quella aggressività, spavalderia e sicurezza di sé che aiuta ad affermarsi? Credo sia interessante rispondere a questa domanda. Non ci si deve scandalizzare per questa ipotesi, nella vita quotidiana si rimarcano spesso differenze tra i sessi. E c’è chi dice: 'Se più donne facessero politica, la politica sarebbe migliore'. Ecco, secondo me, proprio per questa diversità tra i due generi”. Partiamo da un primo assunto. Per Barbero dunque per affermarsi, quindi per avere successo, servono caratteristiche come aggressività e spavalderia. Ho sempre pensato, invece, che un buon capo debba aver altre qualità: empatia, capacità, autorevolezza. Io e il professore partiamo da due basi differenti. Ma procediamo. Secondo lui, tra uomo e donna esistono differenze strutturali che rendono difficile alle donne avere successo. Un'affermazione senza alcun senso. Se esistono differenze strutturali sono al massimo differenze biologiche, che si concretizzano in due corpi differenti. Il cervello, la personalità, il mondo delle relazioni non presentano alcuna differenza. Ci sono uomini timidi e donne esuberanti (e viceversa), uomini aggressivi e donne dolcissime (e viceversa), uomini al top nella loro professione e donne altrettanto competenti e di successo. Davvero dobbiamo ancora una volta ricorrere agli stereotipi? Dobbiamo davvero di nuovo ricondurre tutto l'immaginario alla visione della donna debole e del maschio Alfa? No professore, non vogliamo. Ritorni a fare il divulgatore, le viene tanto bene. 


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