Decreto-Aiuti bis, fumata bianca fra il premier Draghi e i sindacati, sul tavolo oltre 14 miliardi

Decreto-Aiuti bis, fumata bianca fra il premier Draghi e i sindacati, sul tavolo oltre 14 miliardi

Decreto-Aiuti bis, fumata bianca fra il premier Draghi e i sindacati, sul tavolo oltre 14 miliardi


Dal taglio delle accise alla proroga degli sconti in bolletta ma al lavoro anche sull’indicizzazione delle pensioni e sulla decontribuzione del lavoro dipendente. Queste le misure allo studio dell’esecutivo, che varerà il provvedimento nel prossimo Cdm

Fumata bianca tra Draghi e sindacati al termine dell'incontro a palazzo Chigi sui prossimi provvedimenti da inserire in un Dl Aiuti Bis con cui fronteggiare l'emergenza in corso per famiglie e lavoratori. La scelta del governo di ampliare a 14,3 miliardi il perimetro dell'intervento atteso e di confermare al momento sia il taglio delle accise sui carburanti che gli sconti in bolletta e l'estensione della platea dei beneficiari del bonus da 200 euro, oltre ad una serie di aperture sostanziali arrivate su alcuni dei temi sollecitati in questi mesi, hanno soddisfatto al momento Cgil Cisl e Uil che archiviano così, soprattutto Landini e Bombardieri, quella 'delusione' con cui avevano lasciato Chigi appena 15 giorni fa.


Cisl

E se la Cisl di Luigi Sbarra torna ad "apprezzare" il rigore con cui il premier Draghi " ha mantenuto l'impegno assunto" anche la Cgil di Landini parla ora di essere "sulla strada giusta" mentre la Uil di Bombardieri plaude a interventi "finalmente strutturali su stipendi e pensioni".


Draghi

Il premier Draghi d'altra parte, che ha confermato "la volontà del governo di non abbandonare i lavoratori, i pensionati e le imprese", pur in questo ultimo scorcio di legislatura, ha messo sul tavolo oltre alla proroga di alcuni interventi di alleggerimento di spesa per le famiglie anche una serie di opzioni con cui cercare di rimpolpare le buste paga dei lavoratori e gli assegni dei pensionati. Musica per le orecchie dei sindacati anche se al momento le opzioni devono passare lo studio di fattibilità; dal taglio del cuneo fiscale, di cui l'esecutivo sta ancora valutando l'entità, all'ipotesi di varare una decontribuzione per i lavoratori con cui aumentare le buste paga a quella di anticipare la piena indicizzazione delle pensioni prevista a partire dal prossimo gennaio. Una rosa di interventi comunque che il governo vorrebbe tenere limitata: "L'idea è quella di realizzare pochi interventi su pochi temi importanti, utilizzando gli spazi fiscali disponibili soprattutto per interventi che prorogano quelli già effettuati", avrebbe sottolineato il Presidente del Consiglio parlando di ''cifre non banali".

I dossier

Sul tavolo anche altri dossier ma su cui il governo non si è sbilanciato: dall'eventualità di azzerare l'Iva sui beni e gli acquisti di largo consumo limitato però alle famiglie in difficoltà alla possibilità di una ulteriore tassazione degli extra profitti delle imprese energetiche, da allargare alle multinazionale della logistica e a quelle dell'economia digitale fino alla subordinazione degli incentivi fiscali erogati alle imprese al rispetto della contrattazione per cercare di ampliare l'area dei lavoratori tutelati. Una proposta quest'ultima che lo stesso ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, ha ritenuto nel corso dell'incontro, "ragionevole".


Il governo

La filosofia del governo comunque , come l'ha riassunta lo stesso Draghi al termine della riunione, resta comunque quella di usare tutte le munizioni possibili contro la crisi in corso: "se avremo più entrate le continueremo a spendere", avrebbe concluso – come riferiscono ancora i sindacati - spiegando comunque di voler mantenere allo stesso tempo la guardia alta sugli interventi da varare: "Va sempre affrontata la loro praticabilità valutando eventuali rimbalzi in negativo".



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