Diego Armando Maradona è passato a miglior vita, la mano si è ricongiunta con Dio, aveva compiuto 60 anni il 30 ottobre

Diego Armando Maradona è passato a miglior vita, la mano si  è ricongiunta con Dio, aveva compiuto 60 anni il 30 ottobre

Diego Armando Maradona è passato a miglior vita, la mano si è ricongiunta con Dio, aveva compiuto 60 anni il 30 ottobre


Fu chiamato mano de dios, quando nel mondiale vinto del 1986 in Messico, segnò contro l'Inghilterra con un colpo di mano, nella stessa partita realizzò il gol più bello di sempre

Diego è morto nella sua casa a Buenos Aires, dopo l'operazione subita per un coagulo al cervello, aveva compiuto 60 anni il 30 di ottobre. Dimesso dall’ospedale il 12 novembre, era in condizioni cliniche definite buone. La causa della morte è un infarto. Il “pibe de oro” , origini umilissime, ha presto mostrato il suo genio calcistico, fino al 1997 quando si è ritirato. Un tassista, che aveva accompagnato una troupe televisiva per raccontare la povertà di Villa Fiorita, ai limiti di Buenos Aires, lo notò mentre palleggiava su di un terreno polveroso. E lui intervistato, disse voglio diventare campione del mondo. Una vita vissuta molte volte, spesso al limite. A se stesso è riuscito di frequente a fare del male. Al calcio, ai suoi tifosi ha dato immense gioie. Una costante della sua vicenda umana è stata la presenza di persone che hanno profittato di lui della sua ricchezza, del suo animo. 


Il Re di Napoli


La sua stagione napoletana è stata epica. Con gli azzurri ha vinto due scudetti, una Coppa Uefa un Coppa Italia, una Supercoppa, ma sopratutto ha saputo entrare nel cuore dei napoletani. Il 5 luglio 1984 venne presentato ufficialmente al San Paolo, fu accolto da circa ottantamila persone, che pagarono la quota simbolica di mille lire per vederlo palleggiare per la prima volta sull’erba del San Paolo. Nella prima stagione il Napoli raggiunse una posizione di centro classifica, mentre l'anno successivo ottenne il terzo posto. Scudetto 86-87, nello stesso anno coppa Italia. Coppa Uefa nell'89. Ancora scudetto nel 90. Nel 91, positivo alla cocaina andò via da Napoli. Ma in realtà non è mai andato via…e già adesso è chiaro. Non va via nemmeno ora. Tutte le sue stagioni, le sue storie sono da romanzo, il passaggio dal Barcellona al Napoli, i sette anni belli ma con varie disavventure sotto al Vesuvio, il finale di carriera in giro per il globo, le stagioni da allenatore, le vicende familiari. I suoi rapporti con Fidel Castro, morto nel suo stesso giorno, Putin, altri grandi del pianeta. Maradona è enciclopedico.


Una grande commozione, nei ricordi di chi gli è stato accanto, il suo lato umano prevale


In queste ore vedi Ferlaino, Bruscolotti, Galli, e tanti altri, parlare di lui tra le lacrime. Perché hanno conosciuto un Maradona, dall’animo generoso, sensibile, libero dalla dipendenza dalla cocaina, che tanti danni gli ha fatto. Nel periodo di Natale, con il massaggiatore Carmando e i compagni riempiva furgoni di giocattoli e andava in giro a regalarli ai più bisognosi . A Napoli ci sono tante persone che hanno giocato, che hanno avuto momenti di serenità , grazie a Maradona. Oltre a quelli di felicità per vederlo giocare a pallone. Una volta, per una partita di beneficenza ad Acerra, con la società che non voleva far andare i suoi calciatori, perché non c’era l’assicurazione, fece tutto lui. In una manifestazione in ricordo di Niccolò Galli, il figlio di Giovanni, suo ex compagno di squadra, non volle mancare. E molti altri episodi testimoniano che Maradona era un generoso, attento agli affetti, una persona sensibile. La sua vicenda con il figlio naturale Diego Sinagra, complicata, negli ultimi anni aveva visto i due riavvicinarsi. In queste ore l’ondata di affetto che lo accompagna, può essere paragonata persino a quella che si sollevò per Giovanni Paolo II. Non è una esagerazione, lui era la “mano de dios”.


La mano de dios punì l’Inghilterra


Alla sua amata Argentina aveva regalato il campionato del mondo , quello del Messico del 1986. In Argentina–Inghilterra, partita di grande significato anche per il contrasto , sfociato in una mini guerra terminata un paio di anni dal mondiale, sulla sovranità per le isole Malvinas, realizzò il gol più bello di sempre, uno slalom dalla sua metà campo, e la più grande rapina di sempre, un gol di mano di rara abilità. Ed ecco che il pibe de oro diventò la "mano de dios".


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