Djokovic trionfa al torneo parigino del Roland Garros, battuto in cinque set il greco Tsitsipas

Djokovic trionfa al torneo parigino del Roland Garros, battuto in cinque set  il greco Tsitsipas

Djokovic trionfa al torneo parigino del Roland Garros, battuto in cinque set il greco Tsitsipas


Il numero uno del mondo ha vinto il suo diciannovesimo slam, in una partita durata più di 4 ore dove ha sconfitto il greco Tsitsipas in cinque set

Una finale all’ultimo respiro quella che ha consegnato il titolo di campione del Roland Garros a Novak Djokovic ai danni del greco Tsitsipas. Sui campi in terra rossa dell’Open di Francia è andata in scena una partita che ha regalato momenti di grande tennis, entusiasmando tifosi, appassionati e addetti ai lavori. Djokovic, attuale numero uno del mondo, ha sconfitto il ventiduenne greco Tsitsipas in cinque set: il punteggio finale è di 6-7 2-6 6-3 6-2 6-4 a favore del serbo, in una sfida che è durata più di quattro ore. Nei primi due set Stefanos Tsitsipas - punta di diamante della nuova generazione di tennisti presenti nel circuito professionistico - ha messo in seria difficoltà il campione serbo, mostrando grande personalità e giocando i suoi colpi migliori. Tra tutti quello che ha causato più problemi al numero uno del mondo è stato il rovescio lungolinea, con cui Tsitsipas ha più volte vinto dei punti importanti: su tutti il primo match point a favore di Djokovic, che il greco ha annullato proprio con un bellissimo rovescio ad una mano che ha spolverato la riga. Nel terzo set, però, il neocampione del Roland Garros ha provato a cambiare marcia, cercando di allungare gli scambi e di costringere l’avversario a giocare spesso con i piedi fuori dal campo. La tattica di Djokovic, unita anche ad un miglioramento della resa del servizio, si è rivelata efficace: il terzo e il quarto set sono volati via con uno Tsitsipas molto disorientato, che in certi momenti sembrava quasi aver perso la fiducia nei suoi colpi migliori. L’ultimo parziale, invece, è stato quello più difficile da conquistare per il vincitore dell’Open di Francia: Tsitsipas è riuscito a ritrovare il rovescio lungolinea e la precisione con i colpi da fondocampo, ma a costargli caro è stato un rendimento più basso del servizio nei primi game del set. Djokovic, infatti, è il migliore risponditore del circuito e, di fronte ad alcune prime palle un po’ poco incisive, non si è lasciato sfuggire l’occasione, procurandosi numerose palle break e costringendo il greco a faticare spesso per tenere il turno di battuta, fino a farglielo perdere. Una volta conquistato il break la marcia verso il trofeo è stata impossibile da fermare, nonostante i tentativi del numero sei del mondo che ha provato più volte a cambiare tattica e a far giocare a Djokovic dei colpi difficili.


Il precorso verso la finale

Onore comunque ad entrambi i finalisti che sono arrivati all’epilogo del torneo con un percorso incredibile: il serbo dopo aver sofferto ai quarti di finale contro l’italiano Matteo Berrettini, in semifinale ha dovuto battere con un’altra maratona di cinque set la leggenda della terra rossa Rafa Nadal in una partita ricca di spettacolo. Anche il cammino del greco non è stato semplice, su tutti i match il più significativo è stato quello con Zverev in semifinale, dove sono serviti cinque set combattutissimi per decretare il vincitore. Il bilancio dell’esperienza parigina è in ogni caso positivo per Tsitsipas che da lunedì sarà il numero quattro del mondo, raggiungendo la sua posizione migliore nella classifica mondiale. Un traguardo importante per il talento greco che, forte dei suoi soli ventidue anni, ha ancora dei margini di miglioramento e tutta la carriera davanti.


Djokovic uomo dei record

Djokovic, invece, è sempre più l’uomo dei record: con la vittoria del Roland Garros il numero degli Slam vinti dal serbo sale a 19, arrivando così a un solo titolo di distanza da Federer e Nadal, attualmente fermi a 20 trofei. Le sfide, però, non finiscono qui: il numero uno del mondo dalla prossima settimana inizierà la preparazione per la stagione sull’erba, dove ovviamente il torneo più ambito è Wimbledon, il terzo slam della stagione. Djokovic sull’erba ha sempre espresso un ottimo tennis e, a più riprese, ha detto che è una delle superfici dove si esprime meglio: se dovesse vincere anche Wimbledon, continuerebbe ad essere in corsa per il Grande Slam, un’impresa che tenta da anni, ma che finora non è mai riuscito a portare a termine. In un momento in cui il tennis è invaso da tanti nuovi talenti e in cui c’è un cambio generazionale in atto, farlo a 34 anni avrebbe un altro sapore rispetto a qualche anno fa. Del resto, Djokovic l’ha detto più volte e con la vittoria del Roland Garros non ha perso l’occasione per dimostrarlo sul campo: la “nuova generazione” è composta da lui, Federer e Nadal. Dopo tutto questo tempo, la classe delle leggende resta ancora l’unica cosa da battere.



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