Elezioni, sarà Liliana Segre ad aprire la nuova legislatura targata Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia

Elezioni, sarà Liliana Segre ad aprire la nuova legislatura targata Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia

Elezioni, sarà Liliana Segre ad aprire la nuova legislatura targata Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia


Segre, superstite dell'Olocausto e testimone attiva della Shoah italiana, durante la campagna elettorale aveva invitato la destra a "togliere la fiamma dal logo del partito". A Montecitorio invece il compito toccherà ad Ettore Rosato, esponente del Terzo Polo

Quando si dice il destino. Le porte del nuovo Parlamento frutto del risultato delle elezioni si apriranno il 13 ottobre. A presiedere la prima seduta del Senato a maggioranza di centrodestra sarà Liliana Segre (a meno di una indisponibilità della senatrice a vita al momento non comunicata alla presidenza) in quanto membro più anziano di quella camera alta. Segre, superstite dell'Olocausto e testimone attiva della Shoah italiana, durante la campagna elettorale aveva invitato la leader di Fdi, Giorgia Meloni, a "togliere la fiamma dal logo del suo partito".


Montecitorio

A Montecitorio invece toccherà a Ettore Rosato, esponente della lista Azione-Italia viva-Calenda: presiederà la prima seduta della nuova Camera in quanto vicepresidente più anziano per elezione.


Il Parlamento

Il nuovo Parlamento sarà decisamente più "magro" del precedente, dopo il taglio dei parlamentari introdotto con la riforma costituzionale voluta dal M5s i deputati scendono da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200. Sono passati quasi 60 anni dalla legge costituzionale che nel 1963 aveva fissato il numero di parlamentari in 945, (più i senatori a vita nominati dal capo dello Stato). Dal 1948 al '63 infatti il numero era mobile, era fisso solo il rapporto con la popolazione: un deputato ogni 80mila abitanti e un senatore ogni 200mila. A causa della riduzione delle "poltrone" nelle Aule verranno eliminate alcune postazioni dai lati estremi dell'emiciclo (due file a destra e due a sinistra per l'aula disegnata dal Basile a Montecitorio) e le fila esterne e l'ultima più lontana dalla presidenza per quella di Palazzo Madama. Lunedì 10, invece, dopo la proclamazione degli eletti, i nuovi parlamentari verranno "accolti" dal personale della Camera e del Senato per il disbrigo delle procedure burocratiche con le quali entrano nella disponibilità del suo nuovo status, sia per quanto riguarda la parte economica, sia per i documenti e i tesserini necessari all'accesso a tutti i servizi parlamentari. Come primo atto i parlamentari devono eleggere i presidenti di Camera e Senato. L'elezione del presidente della Camera ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza dei due terzi dei componenti, dal secondo scrutinio è richiesta la maggioranza dei due terzi dei voti calcolando anche le schede bianche. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti. Per il Senato alla prima e seconda votazione è richiesta la maggioranza assoluta dei voti dei componenti, altrimenti, nel giorno successivo, si procede ad una terza votazione nella quale è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti dei presenti, computando tra i voti anche le schede bianche. Eletto il Presidente, si procede all'elezione di quattro vicepresidenti, di tre Questori e di otto segretari che costituiscono l'Ufficio di Presidenza. E fin qui le procedure dei due rami del Parlamento sono quasi identiche: entro due giorni dalla prima seduta, i deputati devono dichiarare al segretario generale della Camera a quale Gruppo appartengono, mentre al Senato i giorni a disposizione sono tre.


Palazzo Madama

A Palazzo Madama però è stata approvata proprio sul finire della legislatura, il 27 luglio, una riforma del regolamento che introduce delle novità legate principalmente al taglio dei senatori che ha richiesto una modifica dei quorum richiesti e del numero delle commissioni, ridotte da 14 a 10. Per costituire un gruppo parlamentare alla Camera occorre un numero minimo di 20 deputati, al Senato i componenti necessari sono 6. Entro quattro giorni dalla prima seduta (quindi presumibilmente lunedì 17 ottobre) a Montecitorio il presidente convocherà i gruppi che devono nominare il presidente, uno o più vicepresidenti e un comitato direttivo. A Palazzo Madama il regolamento stabilisce che la convocazione delle assemblee dei gruppi per l'elezione del proprio presidente avvenga "entro sette giorni dalla prima seduta" (quindi entro il 20 ottobre).
 

Argomenti

FOTOAGENZIAFOTOGRAMMA.IT
Meloni
Segre
Senato

Gli ultimi articoli di Alberto Ciapparoni

  • G7, da Capri appello dei Ministri degli Esteri a “spegnere il fuoco” e “impegno per la difesa ucraina”

    G7, da Capri appello dei Ministri degli Esteri a “spegnere il fuoco” e “impegno per la difesa ucraina”

  • Riforme, martedì l’ultimo round in Commissione, il premierato sarà in aula al Senato ad inizio maggio

    Riforme, martedì l’ultimo round in Commissione, il premierato sarà in aula al Senato ad inizio maggio

  • Rating: l’Italia alla prova del giudizio delle agenzie, comincia S&P venerdì, seguiranno Fitch e Moody’s

    Rating: l’Italia alla prova del giudizio delle agenzie, comincia S&P venerdì, seguiranno Fitch e Moody’s

  • Europa, il ritorno di Mario Draghi: “Occorrono cambiamenti radicali, l’Unione deve essere davvero unita”

    Europa, il ritorno di Mario Draghi: “Occorrono cambiamenti radicali, l’Unione deve essere davvero unita”

  • Governo, a Verona Meloni rilancia sulla scuola il liceo Made in Italy e sul Medio Oriente una de-escalation

    Governo, a Verona Meloni rilancia sulla scuola il liceo Made in Italy e sul Medio Oriente una de-escalation

  • Palazzo Chigi, Meloni: “Prima del mio esecutivo esisteva un’impostazione culturale ostile alla famiglia”

    Palazzo Chigi, Meloni: “Prima del mio esecutivo esisteva un’impostazione culturale ostile alla famiglia”

  • Puglia, Conte strappa in Regione ma è pronto a ricucire con Emiliano. Si va verso l’azzeramento della Giunta

    Puglia, Conte strappa in Regione ma è pronto a ricucire con Emiliano. Si va verso l’azzeramento della Giunta

  • Sicurezza, domani sciopero di Cgil-Uil e in Emilia Romagna raddoppia la protesta: “Basta morti sul lavoro”

    Sicurezza, domani sciopero di Cgil-Uil e in Emilia Romagna raddoppia la protesta: “Basta morti sul lavoro”

  • Governo, dal Consiglio dei ministri un Documento di economia e finanza quasi in bianco. Si decide a settembre

    Governo, dal Consiglio dei ministri un Documento di economia e finanza quasi in bianco. Si decide a settembre

  • Def, domani il varo del Consiglio dei Ministri, le stime senza le nuove spese in attesa del negoziato con l’Ue

    Def, domani il varo del Consiglio dei Ministri, le stime senza le nuove spese in attesa del negoziato con l’Ue