26 maggio 2023, ore 16:47
E la presidente del Consiglio ripete il suo no al salario minimo: “Credo sia molto più utile tagliare il cuneo contributivo e mettere più soldi in tasca ai lavoratori: la nostra vera sfida è rendere il provvedimento strutturale e allargarlo ulteriormente"
Non è ancora il momento di quantificare i danni definitivi, ma il governo è stato rapido nel dare una prima risposta. Questo il bilancio sull’alluvione fatto da Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, nel suo videomessaggio alla XVIII edizione del Festival dell'Economia di Trento, e dedicato quest'anno al tema "Il futuro del futuro. Le sfide di un mondo nuovo".
La premier
"In 15 giorni è caduta metà della pioggia che normalmente cadrebbe nella stessa zona in un intero anno - ha affermato la premier - Il bilancio è grave, in tema di vittime, evacuati, attività economiche in ginocchio. Ancora non è possibile una quantificazione danni, che ovviamente sono ingenti". "Serviva una risposta immediata e quella risposta è stata data", ha detto in riferimento agli interventi per oltre 2 miliardi varati in Cdm. Nel suo intervento ha continuato spiegando l'importanza della Regione colpita dal maltempo: "Abbiamo lavorato per dimostrare che non ci saremo voltati dall'altra parte, perché l'Emilia-Romagna è una locomotiva in questa nazione", e ha sottolineato l'importanza della visita di Ursula Von der Leyen oltre agli aiuti che l'UE può mettere in campo.
Macron
Non è mancato un suo approfondimento sul recente incontro con Macron, sul quale la presidente del Consiglio ha dichiarato: "Con il presidente Macron ho avuto un incontro molto basato sulla concretezza. Italia e Francia hanno rapporti secolari e questo non cambia in base alle polemiche interne. Il fatto che governi di diversa estrazione politica sentano il dovere di criticarci non vuol dire che il governo italiano stia andando male, anzi sta andando bene. Le critiche arrivano perché questo smonta certe narrazioni, soprattutto verso le opposizioni interne negli altri Paesi". "Ci siamo occupati di garantire il diritto di emigrare e non ci occupiamo di garantire il diritto di non scappare da casa propria - ha affermato Meloni, spiegando quale potrebbe essere il ruolo italiano nel continente africano - L'Africa è un continente ricco. Dobbiamo capire come cooperare con i Paesi africani non in modo predatorio". Lo si potrà fare, secondo la Meloni, con il Piano Mattei, "facendo in modo che si lasci qualcosa a questi Paesi". "A Sud ci sono Nazioni che hanno un potenziale di produzione energetica enorme - ha proseguito - Servono a noi per risolvere problema approvvigionamento energetico". La sfida, secondo la premier, è convincere tutti a portare gli investimenti necessari. E sul futuro che aspetta il Piano Mattei: "A ottobre si terrà la conferenza Italia-Africa a Roma e noi contiamo di proporre un progetto concreto".
Il futuro
E proprio il futuro dell'Italia è stato il tema dell'intervento da remoto della Meloni. La visione del governo di centrodestra sul tema lavoro è chiara: “Credo sia molto più utile tagliare il cuneo contributivo e mettere più soldi in tasca ai lavoratori rispetto al salario minimo legale" e "il taglio del cuneo fiscale non è tutto. La prima sfida è rendere il provvedimento strutturale e la seconda sfida è allargarlo ulteriormente". Sul versante del fisco, invece, ha dichiarato che "una riforma organica in tema fiscale non viene fatta da decenni. È prezioso e strategico farlo. Noi vogliamo intervenire su ogni aspetto del sistema, semplificando anche il sistema", evidenziando inoltre che "la percezione è che stato e cittadini siano avversari, ma così noi non ne usciamo". Infine, il tema delle riforme istituzionali, sulle quali la premier ha rassicurato. "Presidenzialismo e autonomia differenziata sono punti contenuti nel programma di tutto il centrodestra. E nel centrodestra se ne parla da anni, lo vogliamo fare da anni - ha spiegato, aggiungendo che - autonomia differenziata e riforma delle istituzioni le faremo entro questa legislatura".