Enrico Letta a RTL 102.5: "Putin lunedì brinderebbe in caso di vittoria della destra in Italia"

Enrico Letta a RTL 102.5: "Putin lunedì brinderebbe in caso di vittoria della destra in Italia"

Enrico Letta a RTL 102.5: "Putin lunedì brinderebbe in caso di vittoria della destra in Italia"


Il segretario del PD, Enrico Letta, è stato ospite questa mattina in Non Stop News con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro

LE MOSSE DELLA RUSSIA: "ORA TUTTI I PARTITI CHIARISCANO LE PROPRIE POSIZIONI NEI CONFRONTI DI PUTIN"

Lei ieri ha detto che in questo Paese c’è ancora troppa ambiguità nei confronti del ricatto di Putin. Chi non ha ancora chiarito il suo rapporto con il presidente russo? “Penso che tutti i partiti italiani debbano essere chiari nel dire che dobbiamo rifiutare questo ricatto, gravissimo e fatto sulla pelle del popolo ucraino, ma anche sulla pelle del suo stesso popolo. L’appello che faccio è di dire con chiarezza che siamo insieme e nel dire che l’Italia vuole essere insieme ai Paesi europei a decidere che l’Europa non cederà a questo ricatto e che, accanto a questo, a far sì che l’Europa prenda decisioni fondamentali per evitare che questo ricatto di Putin strangoli la nostra economia. Il consiglio europeo della settimana prossima deve prendere decisioni molto importanti per fermare la crescita delle bollette del gas facendo sì che il disaccoppiamento tra costo del gas e costo dell’energia elettrica arrivi tecnicamente in modo che si eviti che un Paese come il nostro abbia imprese, famiglie in ginocchio per le bollette che sono arrivate”.

LE ACCUSE AL PD: "A BERLINO NON PER CHIEDERE UN ENDORSEMENT, MA PER PARLARE DI ENERGIA"

Una delle accuse fatte al PD è di essere succubi dell’Europa. “Non sono andato a Berlino per chiedere un endorsement, ma per cercare di parlare con uno dei nostri principali partner europei soprattutto sulla questione dell’energia. In questo momento, per colpa di chi ha fatto cadere il governo Draghi, l’Italia si trova con un governo dimissionario e va a decidere dei fatti fondamentali la settimana prossima a Bruxelles. Sono andato lì per difendere l’interesse dell’Italia e ho cercato di far sì che l’Europa arrivi a delle decisioni urgenti, poi il resto delle polemiche mi interessano meno. In questo momento dobbiamo essere tutti in grado di aiutare il nostro Paese e aggiungo che noi riteniamo che queste decisioni debbano essere prese dall’Italia insieme ai grandi Paesi europei, dall’altra parte a destra si ha come interlocutore principale Orban, allora sì accetto che c’è una differenza ed è molto netta e io penso che l’Europa e l’Italia debbano stare nel cuore dell’Europa, non a dialogare con Orban, tra l’altro principale alleato di Putin”.

IL TEMA DEI MIGRANTI

Come vi muovereste se andaste al governo? “Ci sono tre grandi questioni. La prima, una vicenda che si risolve soltanto con una politica migratoria europea che fino ad oggi non c’è stata. Dobbiamo fare un accordo con Paesi europei che ci stanno, fare un accordo di redistribuzione degli arrivi, in modo che ci sia una solidarietà da parte di tutti. Secondo, l’Italia deve gestire in modo diverso il fenomeno, noi siamo per la creazione di un’agenzia nazionale che gestisca gli aspetti legati alla questione migratoria e non soltanto come avviene oggi, che è tutto nelle mani del Ministero degli Interni. La viminalizzazione della questione migratoria è un modo per affrontarla da un punto di vista e non mettendo insieme tutti gli altri aspetti. Terzo punto, lo ius scholae, che non è per gestire i flussi migratori ma per affrontare una fase successiva, cioè l’integrazione fondamentale che non può che avvenire a scuola”.

GIORGIA MELONI: "LE SUE PAROLE SULLA RUSSIA SONO INSUFFICIENTI. VUOLE INDEBOLIRE L'INTEGRAZIONE EUROPEA"

Ieri su RTL 102.5 Giorgia Meloni ha difeso le sanzioni. “Secondo me questo racconto che lei ha fatto è veritiero, ma è insufficiente se a questa posizione di Giorgia Meloni non si unisce il forte impegno per rafforzare l’Europa. Questa posizione è unita a un euroscetticismo sostanziale, una volontà di indebolire l’integrazione europea come essa è, attraverso l’introduzione del voto all’unanimità in Europa e non la creazione dell’Europa unita in tutti i campi. In questo c’è una contraddizione evidente in quello che Meloni dice. Lei dice che siamo atlantici, difendiamo l’alleanza atlantica e siamo a difendere l’Ucraina contro la Russia. Il vero obiettivo della Russia è soprattutto indebolire l’Europa, e quando l’Europa viene indebolita dalle posizioni come quella di Meloni e Orban".

ELEZIONI: "IN CASO DI VITTORIA DELLA DESTRA IN ITALIA PUTIN BRINDEREBBE"

"Colui che all’Estero brinderebbe domenica notte per una vittoria della destra in Italia sarebbe Putin, questo la dice lunga su quali sono i grandi obiettivi. Indebolire l’Europa è l’obiettivo principale. Per noi l’Italia deve essere l’Italia che ha fatto un grande lavoro per rafforzare la forza e l’integrazione dell’Unione Europea”.

LE PAROLE DI EMILIANO SU FRATELLI D’ITALIA: “SPUTERANNO SANGUE”. LETTA: "PAROLE SOPRA LE RIGHE"

Se tornasse indietro condannerebbe quelle parole dette al comizio? “Evidente che quelle parole sono state sopra le righe, ma è stata sopra le righe tutta la campagna elettorale. È cominciata sulle righe con il video di Meloni postato sul quale non ci sono mai state le scuse sullo stupro di Piacenza. Hanno impostato una campagna elettorale tutta per aizzare le paure, senza alcun rispetto per le persone coinvolte. Credo che anche quello sia un punto che ha toccato molto il basso in questa campagna elettorale”.

LETTA-FRATOIANNI-BONELLI: "PATTO A DIFESA DELLA COSTITUZIONE, CONTRO L'OBIETTIVO DELLA DESTRA DI CAMBIARE LA CARTA"

Lei ha detto che con loro c’è solo un accordo elettorale. Che senso ha allora quest’alleanza? “È un accordo in cui abbiamo siglato, un patto a difesa della Costituzione. In questo momento uno degli obiettivi fondamentali della destra è cambiare Costituzione. Con loro c’è stato un lavoro molto importante fatto a livello europeo, questo ci ha portato a votare a livello europeo insieme tutte le misure che l’UE ha preso per difendere l’ambiente, li abbiamo votati insieme e questo ci ha portati a un lavoro comune che spero cresca. C’è bisogno di maggiore coraggio e unità a partire dalla grande questione ambientale”.

LE CANCELLERIE STRANIERE

Penso che sia naturale che qualunque Cancelleria straniera, in questo momento, dica parole rispettose nei confronti del voto degli italiani, sono nostri alleati ed è naturale che dicano così. Qualunque governo italiano direbbe lo stesso anche di fronte alle elezioni americane. Penso che se la destra vincesse, Putin sarebbe la persona più felice di questo mondo, un primo risultato importante dopo altri risultati che ci sono stati in questi giorni a partire dalla vittoria dell’estrema destra in Svezia. Un vento di destra che soffia sulle paure e che sta mettendo in crisi l’Europa, questa è la battaglia principale che stiamo facendo in Italia”.

IL REDDITO DI CITTADINANZA: "NON MI SCHIERO DALLA PARTE DI CHI LO SBEFFEGGIA"

Molti dicono a Conte che utilizza il reddito di cittadinanza come un voto di scambio. Se non ci fosse, il M5S sarebbe più debole? “Non mi metto a dare giudizio sugli altri. Noi partiamo dal 18% del 2018 e noi siamo convinti che il reddito di cittadinanza sia un modo per aggredire la povertà e la marginalità che esiste. Non mi schiero dalla parte di coloro che sbeffeggiano queste misure. Semmai bisogna rafforzare la parte che lega tutto questo con il mondo del lavoro, deve essere un incentivo ad andare a lavorare, non l’opposto. Misure contro la povertà sono fondamentali. Noi ci battiamo per il salario minimo, fondamentale perché non è dignitoso che nel nostro Paese ci siano quattro milioni di lavoratori che lavorano per meno di nove euro l’ora”.

CHI È MARIO DRAGHI PER IL PD?

È stato colui che in quest’anno e mezzo ha guidato l’Italia bene, noi siamo stati a supporto. Ha lasciato in quel discorso finale una serie di indicazioni importanti, ha parlato del salario minimo, ce n’erano dentro tante che a noi piacciono che abbiamo voluto mettere dentro a partire dall’impegno per lottare contro la precarietà del lavoro dei giovani, il nostro punto principale del programma. La fine dei finti stage, la possibilità di aiutare i giovani ad avere una casa di affitto, in poche parole uscire di casa prima di quanto accade oggi”. Da lunedì Draghi come lo vede? “Draghi è stato parte fondamentale di questo lavoro, ho ascoltato le parole che ha detto sulla sua indisponibilità a continuare, ma sono convinto che quello che ha rappresentato sia un punto di riferimento fondamentale anche per il futuro del nostro Paese”.

RAPPORTI FUTURI CON IL M5S

Ci sono i margini secondo lei, anche a proposito di ciò che ha detto Bonaccini? “In alcune città lavoriamo insieme a loro, ma da molte altre parti tutti e tre i candidati che hanno fatto le primarie hanno sottoscritto un accordo per tenere fede a quell’impegno e il giorno prima della presentazione delle candidature il M5S ha deciso di cambiare e di buttare carta straccia quell’accordo. Ho trovato gravissima quella scelta nei confronti degli elettori, la parola data è una cosa fondamentale nei confronti degli elettori e quando si fanno questi repentini cambi penso che siano scelte gravi”.

COSA DIRE AGLI INDECISI?

La cosa principale è andare a votare, lo dico soprattutto ai giovani. Decidete con la vostra testa, non fate sì che siano altri a decidere. Questo voto decide il futuro per i prossimi cinque anni del nostro Paese. Ovviamente io chiedo di votare per noi, ma andate a votare, non disertate le urne”.

IN CASO DI SCONFITTA DEL PD

In caso di sconfitta sarebbe disposto a rivedere il suo ruolo di segretario del PD? “Io punto a domenica ad avere ben altro risultato, sono convinto e vedo ciò che sta accadendo, sono convinto che domenica andrà molto bene. Io ho la testa fino a domenica”.



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