G8, in 200 ricordano la morte di Carlo Giuliani a Genova

G8, in 200 ricordano la morte di Carlo Giuliani a Genova

G8, in 200 ricordano la morte di Carlo Giuliani a Genova


Placanica, il carabiniere che esplose il proiettile che uccise il ragazzo, ha dichiarato oggi: "Non doveva succedere né a me né a lui"

Un lungo applauso ha ricordato alle 17.27 il momento in cui Carlo Giuliani è stato ucciso dal colpo di pistola sparato dal carabiniere Mario Placanica in piazza Alimonda a Genova il 20 luglio del 2001 durante il G8. Circa 200 persone hanno partecipato alla annuale ricorrenza tra musica e interventi dal palco. Fiori, striscioni e una scritta sull'asfalto con i gessetti colorati proprio nel punto in cui Carlo finì a terra, investito per due volte dalla camionetta dei carabinieri dopo che era crollato a terra. "E' importante non dimenticare" ha detto il padre, Giuliano Giuliani "perché soltanto continuando a ricordare si può anche continuare a pretendere un po' di verità. Una verità hanno voluto calpestare con imbrogli, perizie incredibili e cose squallide. E allora la cosa importante è che la gente qui questa cosa la vuole continuare a fare". "Nell'anniversario della morte di Carlo Giuliani sono sinceramente vicino ai genitori di Giuliani, questa cosa non doveva succedere né a me né a lui. Oggi è l'unica cosa che mi sento di dire". Così Mario Placanica, il carabiniere in congedo dal 2005, che il 20 luglio di 18 anni fa per legittima difesa esplose il proiettile che in piazza Alimonda uccise Giuliani durante gli scontri scoppiati in occasione del G8 di Genova.

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