Giorgia Meloni a Bruno Vespa: ecco come ho tenuto a bada Berlusconi, Salvini e ma anche Macron

Giorgia Meloni a Bruno Vespa: ecco come ho tenuto a bada Berlusconi, Salvini e ma anche Macron

Giorgia Meloni a Bruno Vespa: ecco come ho tenuto a bada Berlusconi, Salvini e ma anche Macron Photo Credit: agenziafotogramma.it


La premier rivela di non aver mai temuto di non riuscire a formare un governo dopo il risultato elettorale del 25 settembre. Nell'intervista a Bruno Vespa Giorgia meloni racconta come ha superato le frizioni con gli alleati Salvini e Berlusconi

Ha concesso una lunga intervista a Bruno Vespa per il prossimo libro del giornalista Rai. E ha parlato a tutto campo e in modo piuttosto diretto, senza troppa diplomazia. Giorgia Meloni ha ammesso di non aver mai realmente temuto di non riuscire a formare un governo dopo le elezioni del 25 settembre, nonostante qualche fibrillazione degli alleati. La premier ha raccontato come è riuscita a tenere a bada Matteo Salvini e Silvio Berlusconi e ha svelato qualche retroscena dell’incontro avuto a Roma la scorsa settimana con il presidente francese Macon.

TIMORI MAI

Sulla formazione del governo di centrodestra, Giorgia Meloni ha rivelato: “Non ho mai temuto davvero di non riuscire a fare un governo anche se ho preso in considerazione l'ipotesi di presentarmi in Parlamento senza un accordo preventivo con tutti gli alleati, quando alcune proposte mi sono sembrate irricevibili. Nonostante io fossi andata incontro a tutti senza sfogliare il manuale Cencelli, perchè i numeri avrebbero detto altro. Ma a me interessava formare una squadra che funzionasse, un governo inattaccabile, serio, adeguato, ben calibrato. E credo di esserci riuscita".

ALLEATI INGOMBRANTI

Certo, non deve essere stato facile tenere a bada due personalità forti e anche un po’ ingombranti come Berlusconi e Salvini. Sul rapporto con il leader della Lega, Giorgia Meloni si è espressa così: “Con Salvini si è stabilito un rapporto nuovo e diverso. Ha capito quel che si poteva e quel che non si poteva fare e mi ha aiutato a cercare soluzioni. In certe situazioni lui mi ha chiesto di aiutarlo, in altre io l'ho chiesto a lui. Franchezza reciproca senza polemiche. Un mediatore? Be', il fatto di non schierarsi aprioristicamente con Berlusconi mi ha aiutato molto".

RICAMBIO GENERAZIONALE

Non è stato facile far capire a Silvio Berlusconi che c’era qualcuno pronto a fare il leader e che questa persona non era lui. Le frizioni non sono mancate, ma Giorgia Meloni ha saputo tenere il punto. Questo il suo racconto: “Con lui c'è stata qualche incomprensione in più, figlia del passaggio di testimone. Quando si vivono certi momenti epocali, è fatale che ci siano delle scosse. Non so quanto sia stato ben consigliato all'inizio, ma devo riconoscergli la lucidità di capire quali fossero alla fine le priorità per non deludere chi aveva creduto in noi e nel ritorno dopo undici anni a un governo politico di centrodestra. Il suo discorso sulla fiducia pronunciato al Senato è stato bello e importante, e sono stata contenta di applaudirlo".


RAPPORTI CON L’ESTERO

Il governo Meloni nasce con un buon appoggio in Italia e qualche perplessità in più all’estero. Per questo uno degli obiettivi della premier è accreditarsi presso i governi stranieri. In questo senso è stato molto importante l’incontro avuto una settimana fa a Roma con il presidente francese Macron. Non è mancata la cordialità, ma c’è stata anche franchezza. Ecco il racconto di Giorgia Meloni, sempre tratto dall'intervista per il libro di Bruno Vespa: “Ho illustrato la nostra decisione di difendere il marchio made in Italy . Ho contestato l'atteggiamento predatorio che la Francia ha manifestato in qualche occasione, ho trovato una perfetta comunità d'intenti nella difesa della sovranità alimentare alla quale anche la Francia tiene molto. Abbiamo parlato di Libia, immigrazione, infrastrutture. Ma la lealtà e la franchezza potranno portare soltanto vantaggi ai nostri rapporti. L'ho trovato assolutamente d'accordo su questa linea"



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