Gli ultimi due nazisti condannati per l'assassinio di militari e civili italiani sono morti

Gli ultimi due nazisti condannati per l'assassinio di militari e civili italiani sono morti

Gli ultimi due nazisti condannati per l'assassinio di militari e civili italiani sono morti


I due non hanno mai scontato alcun giorno né di prigione né agli arresti domiciliari

Sono morti all'età di 100 e 97 anni. Due anziani nazisti con un passato oscuro e crudele. Gli ultimi due militari di guerra tedeschi condannati definitivamente all'ergastolo per l'assassinio di militari e civili italiani se ne sono andati senza pagare per le loro azioni.  Lo ha confermato il procuratore generale militare Marco De Paolis.


Due nazisti impuniti

I due nazisti morti sono Karl Wilhelm Stark, ormai centenario, ritenuto responsabile di vari massacri commessi in diverse località dell'Appennino tosco-emiliano, e di Alfred Stork, 97 anni, accusato di una delle stragi avvenute sull'isola di Cefalonia nel settembre 1943 nei confronti dei militari della Divisione Acqui. La cosa davvero incredibile è che nessuno dei due abbia mai fatto un giorno di carcere o di detenzione domiciliare. Stark era un sergente della Wehrmacht ed è morto lo scorso 14 dicembre. Gli eccidi di cui è stato accusato sono quelli di Civago e Cervarolo, due borghi dove furono assassinate il 20 marzo del 1944 circa 30 persone, e quello di Vallucciole, dove vennero uccisi per rappresaglia più di 100 uomini, donne e bambini. Sorpreso dai giornalisti tre anni fa sulla porta della sua casa di Monaco disse che non pentiva pentirsi di una cosa che non aveva fatto. Stork è morto invece il 28 ottobre del 2018. Era un caporale dei Cacciatori di Montagna. La sua condanna è arrivata perchè si è macchiato dell'omicidio di almeno 117 ufficiali italiani sull'isola di Cefalonia. Agghiaccianti le sue affermazioni in merito: "Ci hanno detto che dovevamo uccidere degli italiani, considerati traditori. I corpi sono stati ammassati in un enorme mucchio uno sopra l'altro... prima li abbiamo perquisiti togliendo gli orologi, nelle tasche abbiamo trovato delle fotografie di donne e bambini, bei bambini". 

L'armadio della vergogna

La magistratura militare italiana ha inflitto 60 ergastoli dopo la scoperta, avvenuta nel 1994, del cosiddetto Armadio della vergogna, dove centinaia di fascicoli di stragi nazi-fasciste erano stati occultati più di 30 anni prima. Di fatto, però, nessuna delle pene è stata scontata perché le richieste di estradizione o di esecuzione della pena nei Paesi dei condannati sono sempre cadute nel vuoto. Gli unici nazisti a espiare le condanne sono stati l'ex capitano delle SS, il famigerato Erich Priebke, condannato al carcere a vita per la strage delle Fosse Ardeatine, e il caporale Misha Seifert, il cosiddetto boia di Bolzano, estradato dal Canada e morto durante la detenzione a Santa Maria Capua Vetere.




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