Governo, anche il premier Draghi contro la Super League, e tutti i partiti dicono no: è unità nazionale

Governo, anche il premier Draghi contro la Super League, e tutti i partiti dicono no: è unità nazionale

Governo, anche il premier Draghi contro la Super League, e tutti i partiti dicono no: è unità nazionale


Il caso domani arriverà in Parlamento, in una mozione bipartisan che impegna l’esecutivo a intervenire per bloccare l'operazione. L'idea di un campionato organizzato dai club europei più ricchi non piace ai leader politici che per una volta compatti la giudicano con asprezza

Alla fine è sceso in campo lo stesso Mario Draghi, il premier in una nota ufficiale di Palazzo Chigi afferma che il governo sostiene le autorità calcistiche italiane ed europee, e ha l’obbiettivo di preservare le competizioni nazionali, e quindi il merito e la funzione sociale dello sport. Insomma, l'annuncio della Super Lega ha suscitato l’indignazione bipartisan dei leader politici. Ripetendo le parole del presidente dell’Uefa Ceferin, tutti i parlano di ‘’uno schiaffo ai tifosi" e di "un pericolo per tutto lo sport", e dicono "no al calcio degli eletti".


Una protesta bipartisan

Insomma, per la serie incredibile ma vero, il caso Super League compatta i partiti e per l’occasione anche Fratelli d'Italia 'entra in maggioranza'. L'annuncio delle dodici squadre dunque suscita la reazione indignata dei leader politici, e il caso domani arriverà in Parlamento, in una mozione bipartisan che impegna al governo a intervenire per bloccare l'operazione. L'idea di un campionato organizzato dai club europei più ricchi non piace a Giorgia Meloni che la giudica con asprezza: "E' la deriva da tempo avviata alle nostre società applicata al mondo del calcio: scavalcare la rappresentanza dal basso e imporre dall'alto l'istituzione di una oligarchia. Che non esista più il calcio di una volta - rimarca - purtroppo è evidente, così come il business che gira intorno a questa disciplina, ma almeno finora il merito sportivo era un punto di partenza, non un dettaglio. E non si distrugge il merito in nome dei profitti".


La posizione del Pd

Per il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, il progetto è sbagliato e decisamente intempestivo. "In Europa il modello Nba non può funzionare - spiega ancora su Twitter – Nel calcio e nello sport la forza sta nella diffusione, non nella concentrazione. E nelle belle storie tipo Atalanta, Ajax, Leicester", afferma. Paolo Gentiloni, commissario Ue per l'Economia, usa l'arma dell'ironia: "La Super Lega mi ricorda tanto la New Coca Cola", mentre Matteo Salvini si dice contrario al "calcio di pochi eletti" e sostiene che "i milioni non sono sufficienti per azzerare simboli, storia, merito, cuore e passione. il calcio e lo sport sono di tutti, non di pochi privilegiati. Mi piacciono le vittorie conquistate con il sudore sul campo, non quelle comprate coi milioni in Borsa.


Il no a 5 stelle

Anche dal Movimento 5 stelle si levano parole di critica. La Super League, dicono i senatori della commissione Cultura e Sport di Palazzo Madama, è "una non-competizione in cui lo sport c'entra poco o nulla, ma è tutto incentrato sul business e sul denaro. Squadre che da anni non riescono a qualificarsi in Champions League - proseguono - si garantirebbero un posto automatico in questo torneo, a discapito di altre. Uno vero schiaffo a tifosi e sportivi in genere, ma soprattutto un tradimento dei valori".


La mozione

Una mozione bipartisan per chiedere al governo di impedire l'operazione Super League viene annunciata da Daniele Belotti, deputato della Lega e tifoso accanito dell'Atalanta. il documento è stato sottoscritto da diversi partiti, quasi tutti, e sarà depositato in commissione Cultura della Camera. "Ero già intervenuto un anno e mezzo fa, paventando il rischio di questa famigerata superlega europea" ricorda Belotti: "e avevo già presentato una mozione, perché questa idea è un pericolo per i tifosi, per le squadre, per le serie minori e per tutto lo sport italiano", conclude.

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