Governo, dopo la lite sulle cartelle esattoriali il Consiglio dei ministri approva il Decreto Sostegni

Governo, dopo la lite sulle cartelle esattoriali il Consiglio dei ministri approva il Decreto Sostegni

Governo, dopo la lite sulle cartelle esattoriali il Consiglio dei ministri approva il Decreto Sostegni


Il provvedimento vale 32 miliardi, cioè una finanziaria: nel testo le risorse per gli indennizzi a imprese e famiglie e per rilanciare la campagna delle vaccinazioni, per i contratti a termine esclusa la causale per tutto il 2021, una tantum per gli stagionali

Ristori per le imprese che hanno subito un calo di fatturato del 30%, aiuti per gli autonomi e gli stagionali, rinvio dei versamenti fiscali fino ad aprile, doppio binario per la proroga della cassa integrazione e del blocco dei licenziamenti e oltre 4,5 miliardi per il piano vaccinale e le cure anti-Covid, 1 miliardo per la cultura. Ecco lo schema principale del Decreto Sostegni, varato con grande ritardo e grazie alla mediazione del premier Mario Draghi sulle cartelle esattoriali. L'accordo prevede anche l'introduzione del dl della riforma della riscossione, chiesta dalla Lega, e contempla la cancellazione delle cartelle solo per un limitato periodo di tempo: cioè abbattimento dei vecchi atti fino a 5mila euro dal 2000 al 2011, con un reddito inferiore ai 30mila.  Secondo il presidente del Consiglio  "il dielle è una risposta parziale alla crisi economica, ma è il massimo che si poteva fare: si tratta di un aiuto comunque consistente".  Mentre sui vaccini rivendica la scelta della sospensione temporanea della somministrazione del vaccino Astrazeneca e annuncia che si sottoporrà alla sua somministrazione.

I nuovi ristori

Cambia la macchina dei ristori che dice addio ai codici Ateco. Sul piatto circa 11 miliardi di euro per risarcire circa tre milioni di partite Iva, tra imprese e professionisti, con fatturato fino a 10 milioni di euro che abbiano registrato perdite di almeno il 30% nell'ammontare medio mensile del fatturato 2020 rispetto a quello del 2019. Previste cinque fasce con percentuali che vanno dal 60 al 20%, in base alla dimensione dei ricavi 2019, sulle quali commisurare il contributo: 60% per le imprese fino a 100mila euro, 50% tra 100mila e 400mila euro, del 40% tra 400mila e 1 milione, 30% tra 1 e 5 milioni e 20% tra 5 e 10 milioni. L'indennizzo sarà concesso con bonifico o sotto forma di credito d'imposta e andrà da un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche (2.000 euro per gli altri soggetti) a un massimo di 150.000 euro.


Il fondo per la montagna

Sale a 700 milioni il fondo ad hoc per risarcire la filiera della montagna colpita dalla chiusura degli impianti di sci. Le risorse saranno ripartite con un decreto del ministero del Turismo, di concerto con il Mef, da emanare entro 30 giorni dall'entrata in vigore delle disposizioni: per il 70% andranno alle attività dei Comuni montani che nel 2019 abbiamo registrato presenze turistiche di 3 volte superiori al numero dei residenti e per la parte restante agli altri Comuni in misura proporzionale al fatturato delle attività relativo al periodo 2017-2019, ai maestri e alle scuole di sci.

200 milioni per wedding

In arrivo un fondo di 200 milioni da ripartire tra le regioni e le province autonome da destinare ai settori più colpiti dall'impatto della pandemia, compresi il comparto del wedding e le imprese esercenti attività commerciali e ristorazione nei centri storici. Stanziati anche 100 milioni di euro destinati a finanziare i ristori per il rinvio o l'annullamento di fiere e congressi causa Covid.

Stop ai versamenti fiscali

Restano sospesi fino al 30 aprile i versamenti fiscali e gli avvisi esecutivi. Prorogato di 12 mesi il termine per le notifiche e di 24 mesi quello della prescrizione. Più tempo anche per saldare le rate della Rottamazione ter e del saldo e stralcio: i versamenti saltati nel corso del 2020 dovranno essere saldati entro luglio 2021 e quelli previsti fino a luglio di quest'anno dovranno essere pagati entro il 30 novembre. Un'operazione che costa 1,3 miliardi nel 2021 e altri 817 milioni nel 2022. Inoltre l'Agenzia delle entrate metterà a disposizione dei cittadini la dichiarazione precompilata il 10 maggio, anziché il 30 aprile, con lo slittamento dei termini delle certificazioni uniche a fine marzo.

La sanatoria per le partite Iva

Arriva la sanatoria per le partite Iva che hanno subito una perdita del 30% del fatturato 2020 rispetto al 2019: potranno definire in via agevolata le somme dovute derivanti da dichiarazioni irregolari relative agli anni d'imposta 2017 e 2018. Verrà rifinanziato per 1,5 miliardi il fondo istituito con la manovra per ridurre i contributi degli autonomi e sarà prevista un'indennità una tantum per tre mesi di 2.400 euro per gli stagionali, i lavoratori dello spettacolo e termali: si tratta di circa 400.000 soggetti per uno stanziamento complessivo di 900 milioni. Resta confermato il blocco dei licenziamenti fino a giugno per le imprese più grandi, che hanno la cassa integrazione ordinaria mentre per le aziende che usufruiscono della cassa integrazione Covid sarà ulteriormente esteso fino alla fine di ottobre. Quindi, possibilità di proroga e rinnovo dei contratti a termine senza causali fino alla fine dell'anno. Di fatto vengono congelate le clausole introdotte dal decreto Dignità. Ferma restando la durata massima complessiva di 24 mesi è possibile rinnovare o prorogare per un periodo massimo di dodici mesi e per una sola volta i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato. Fino al 31 dicembre non sarà necessario aver lavorato almeno 30 giorni negli ultimi 12 mesi per ottenere l'indennità di disoccupazione Naspi.

Il reddito di cittadinanza

I contratti di collaborazione dei navigator conferiti da Anpal, in scadenza il 30 aprile, saranno prorogati al 31 dicembre. Il servizio prestato dai navigator costituisce inoltre titolo di preferenza nei concorsi pubblici banditi dalle Regioni e dagli enti ed agenzie dipendenti. Rifinanziato insomma per un miliardo il reddito di cittadinanza mentre sarà rinnovato per tre mensilità (marzo, aprile e maggio) il reddito d'emergenza per le famiglie in difficoltà (per quelle in affitto si alza la soglia di reddito). Sarà incrementato di 50 milioni il fondo per la sostenibilità del pagamento degli affitti per gli immobili nei comuni ad alta tensione abitativa, con il quale e' finanziato il contributo a fondo perduto per i locatori che riducono il canone.

2,8 miliardi per i vaccini

Per la sanità saranno stanziati circa 5 miliardi: 2,8 miliardi per l'acquisto di vaccini e medicinali, 400 milioni per la gestione commissariale dell'emergenza, 200 milioni per l'avvio della produzione dei vaccini in Italia e 350 milioni per la campagna vaccinale. I farmacisti potranno vaccinare in farmacia, in via sperimentale, previa formazione specifica. Specifici accordi con i sindacati di categoria, sentito l'ordine professionale, disciplineranno "anche gli aspetti relativi ai requisiti minimi strutturali dei locali per la somministrazione dei vaccini, nonché le opportune misure per garantire la sicurezza degli assistiti". I farmacisti dovranno trasmettere "senza ritardo e con modalità telematiche sicure" i dati relativi alle vaccinazioni effettuate. In pista per le vaccinazioni anche gli infermieri.

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