Governo, dopo le tensioni sul fisco fra Mario Draghi e Matteo Salvini prove tecniche di tregua

Governo, dopo le tensioni sul fisco fra Mario Draghi e Matteo Salvini prove tecniche di tregua

Governo, dopo le tensioni sul fisco fra Mario Draghi e Matteo Salvini prove tecniche di tregua


Un’ora di faccia a faccia a Palazzo Chigi, poi il premier in una nota descrive un clima cordiale, e conferma l’impegno a non aumentare le tasse. Il leader della Lega, pure lui in un comunicato, definisce l’incontro utile e parla di soluzioni condivise

Alla fine hanno stretto i tempi e dopo le ultime tensioni e lo strappo sulla delega fiscale, non votata dalla Lega, si sono visti oggi un’ora a Palazzo Chigi. Al termine Mario Draghi in una nota descrive un clima cordiale, e conferma l’impegno a non aumentare le tasse. Matteo Salvini, anche lui in un comunicato, definisce l’incontro molto utile e parla di soluzioni condivise. Tutto dopo che per l’intera giornata si erano scambiati messaggi a distanza sulla riforma del fisco. Con Salvini che ospite ai nostri microfoni a Non Stop News chiedeva di «mettere per iscritto» l’impegno a non aumentare le imposte. E con il premier a ribadire che “il governo mantiene sempre gli impegni”. Ma dal Pd il leader Enrico Letta accusa: “E’ il solito teatrino, ha stancato”.


L’agenda

E la giornata del presidente del Consiglio è stata ricchissima di appuntamenti. Prima l’intervento al Senato per il G20 dei Parlamenti, con il nuovo appello a vaccinarsi, poi la cabina di regia sul Pnrr per l’istruzione (entro novembre bandi per 5 miliardi di euro), quindi a pranzo l’incontro con la Merkel, per quello che è sembrato come un passaggio di consegne fra il vecchio e il nuovo leader dell’Europa.


L’elogio

Angela Merkel "ha trasformato il ruolo della Germania in Europa. Ci mancherà". Con queste parole Draghi ha aperto la conferenza stampa a palazzo Chigi insieme alla cancelliera tedesca uscente. Il premier non ha mancato di ricordare il ruolo avuto dalla Merkel in questi 16 anni in Europa e alla guida della Germania ripercorrendo i "difficili anni" in cui lui era alla Bce: "La Cancelliera Merkel ha sostenuto con grande convinzione l'indipendenza della Banca centrale, anche quando venivamo attaccati per le politiche espansive necessarie per difendere l'integrità della moneta unica, quando eravamo criticati perché operavamo per allontanare i rischi di deflazione e quando agivamo per sostenere la ripresa: le sono personalmente grato per gli scambi che abbiamo avuti in quegli anni difficili". Angela Merkel "è stata un esempio per tante ragazze e giovani donne interessate alla vita politica", ha aggiunto "è stata una campionessa del multilateralismo quando altri Paesi si schieravano per il protezionismo e l'isolazionismo. Ha avuto il coraggio di difendere i valori delle democrazie aperte durante le crisi in Siria e in Ucraina". "Durante la pandemia - ha ricordato draghi - la Germania ha fornito assistenza ai pazienti italiani trasportandoli negli ospedali tedeschi, un gesto che ci ha profondamente commossi".


I temi

Nell'incontro si è discusso di tutti i temi dell'agenda europea "concordando sul fatto che Italia e Germania devono coordinarsi maggiormente sulla gestione dei dossier di energia e ambiente, soprattutto per quanto riguarda l'impatto sulle imprese". E poi sulla necessità che l'Europa gestisca insieme la crisi afghana: "Siamo d'accordo di aiutare dal punto di vista umanitario della popolazione afghana e ribadire la difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali". "L'Italia resta l'Italia: non può rappresentare l'Europa o guidare da sola i Consigli europei come ho sentito dire e scrivere in questi giorni - ha detto il premier riferendosi a chi sostiene che dopo la Merkel sarà lui ad assumere la guida dell'Ue. E' importante che la collaborazione in Europa si rafforzi perché ogni parte dello scacchiere mondiale ci dà lo stesso messaggio: rafforzare la cooperazione per poter affrontare le sfide più grandi di ogni singolo Paese".

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