Governo, il premier Draghi firma il nuovo Dpcm sarà in vigore fino al 6 aprile, quindi anche a Pasqua

Governo, il premier Draghi firma il nuovo Dpcm sarà in vigore fino al 6 aprile, quindi anche a Pasqua

Governo, il premier Draghi firma il nuovo Dpcm sarà in vigore fino al 6 aprile, quindi anche a Pasqua


Scuole chiuse in zona rossa e facoltà nelle altre Regioni di chiudere gli istituti se si raggiungono 250 casi ogni 100mila abitanti: la decisione finale viene demandata ai sindaci e ai Governatori, ma sono state accolte le indicazioni di prudenza del Cts

Come da previsioni il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il nuovo Dpcmche sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, quindi a Pasqua compresa. Un provvedimento che contiene nuove misure restrittive perché la morsa del Covid non allenta e - come ha ribadito il ministro della Salute Roberto Speranza - «serve coraggio per prendere decisioni coerenti con la sfida».

La discontinuità

A illustrare tutte le nuove misure sono stati a Palazzo Chigi i ministri della Salute e agli Affari regionali, Roberto Speranza e Maria Stella Gelmini, il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro e il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli. Per la prima volta, al contrario della "tradizione Conte", non c'è stato invece il presidente del Consiglio a tenere la conferenza stampa. Si volta cioè pagina rispetto alle conferenze stampa fiume tenute da Conte, e agli spazi informativi ad hoc organizzati da Casalino. Nel segno della discontinuità.

La continuità


Sulle regole di regole di precauzione invece prevale la continuità. A partire dalle mascherine. Il provvedimento difatti dispone che «è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi». Sulle raccomandazioni in casa nel provvedimento rimane la possibilità di visitare in due parenti e amici ma è comunque «fortemente raccomandato l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi. Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza».

I punti chiave


Questi in sintesi i provvedimenti principali.

Le scuole chiuse

In fascia rossa tutte le scuole saranno chiuse. Poi, nelle zone arancioni e gialle facoltà per Governatori e Sindaci nelle altre Regioni di chiudere gli istituti se si raggiungono 250 casi ogni 100mila abitanti

Coprifuoco

Il coprifuoco rimane in tutte le fasce, ma in quella bianca può essere ridotto. La Sardegna - prima regione a entrare in fascia bianca - ha fissato il divieto di uscire di casa dalle 23,30 alle 5.

Spostamenti tra le Regioni

Rimane il divieto di spostamento tra le regioni, anche se si trovano in fascia bianca o gialla. Si può uscire soltanto per motivi di lavoro, salute e urgenza, con il modulo di autocertificazione. Si può andare nelle seconde case, ma soltanto se si trovano in fascia gialla o arancione.

Seconde case

Nelle seconde case può andare soltanto il nucleo familiare e solo se la casa non è abitata da altri. Bisogna dimostrare di essere proprietari o affittuari da una data antecedente il 14 gennaio 2021 .

- Se la casa è in zona arancione scuro o rossa non ci si può andare.

- Chi vive in zona arancione scuro o rossa non può andare nelle seconde case anche se si trovano in fascia bianca, gialla o arancione.

Parenti e amici

Chi vive in zona rossa non può andare a casa di amici e parenti nemmeno una sola volta «nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi», portando con sé figli minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Parrucchieri e barbieri

Nelle zone rosse i parrucchieri e i barbieri non possono aprire. Il Cts ha confermato l’orientamento del governo.

Centri commerciali e mercati

Nelle giornate festive e prefestive in tutta Italia «sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie».

In zona rossa, inoltre, «sono chiusi i mercati, salvo le attività di vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici».

Palestre e piscine

In tutta Italia - tranne che nella fascia bianca - rimane il divieto di aprire palestre e piscine e impianti sciistici.

Feste e discoteche

Feste e discoteche rimangono ancora vietate anche in fascia bianca.

Cinema, teatri e musei

Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l'apertura anche il sabato e nei giorni festivi. Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all'aperto e 200 al chiuso per ogni sala.


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