Mattarella a Milano per il 150esimo anniversario della morte di Manzoni

Mattarella a Milano per il 150esimo anniversario della morte di Manzoni

Mattarella a Milano per il 150esimo anniversario della morte di Manzoni


Il presidente della Repubblica ha deposto una corona di fiori sulla tomba e poi ha visitato la casa dove il celebre scrittore visse fino al 1873

Sergio Mattarella, accompagnato dal presidente della regione Lombardia Attilio Fontana, ha presenziato a Milano, al Cimitero Monumentale, alla deposizione di una corona di fiori sulla tomba di Alessandro Manzoni, di cui oggi ricorrono i 150 anni dalla morte. L'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi ha illustrato al capo dello Stato la storia del Famedio, il pantheon dove sono ricordati, nel capoluogo lombardo, coloro che hanno dato lustro alla città.  "Mattarella è rimasto sinceramente colpito dalla visita al Famedio del Cimitero Monumentale", ha commentato Tommaso Sacchi". È un grande onore la visita del presidente della Repubblica, che ribadisce la grande importanza di Alessandro Manzoni nella storia culturale e non solo del nostro Paese", ha dichiarato il governatore Fontana. Sergio Mattarella nel pomeriggio si è recato a Casa Manzoni, la dimora dove il celebre scrittore visse dal 1813  fino alla scomparsa, il 22 maggio 1873. L’arrivo del Presidente nel cortile di Casa Manzoni è stato accompagnato dalle note dell’Inno di Mameli intonate dalla Civica Orchestra di Fiati. "Sono state scritte pagine illuminanti sulla vicinanza, l'empatia, la condivisione dell'autore dei Promessi Sposi nei confronti delle masse popolari, che per la prima volta diventano protagoniste di un romanzo. Utilizzando una terminologia odierna, possiamo parlare di un Manzoni certamente popolare, ma non populista". Così Sergio Mattarella, durante la visita a casa Manzoni.


Mattarella: bisogna costruire politiche di ampio respiro

Bisogna riflettere sulla tendenza, registrabile in tutto il mondo, delle classi dirigenti a assecondare la propria base elettorale o di consenso e i suoi mutevoli umori, registrati di giorno in giorno attraverso i sondaggi, piuttosto che dedicarsi a costruire politiche di ampio respiro, capaci di resistere agli anni e di definire il futuro. Già nei Promessi Sposi, nei capitoli dedicati alla peste, Manzoni scriveva icasticamente a proposito di questi rischi: il buon senso c'era ma se ne stava nascosto per paura del senso comune".  E' quanto ha detto  Mattarella  oggi pomeriggio, celebrando Alessandro Manzoni. 


Giorgia Meloni ricorda la figura di Alessandro Manzoni

"La Nazione rende omaggio ad un grande italiano, dal pensiero universale e sempre attuale, che ha avuto un ruolo fondamentale nella diffusione della lingua italiana e ha accompagnato, con le sue opere, il Risorgimento e il cammino verso l'Unità d'Italia. Manzoni è un grande esempio di amore per l'Italia, per la sua storia e per la sua produzione letteraria. I suoi scritti hanno contribuito, e continueranno a contribuire, alla formazione dell'identità nazionale e alla crescita culturale e civile del nostro popolo". Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni.



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