Negli Emirati Arabi i colloqui di pace con Israele, un passo storico per tutto il Medioriente

Negli Emirati Arabi i colloqui di pace con Israele, un passo storico per tutto il Medioriente

Negli Emirati Arabi i colloqui di pace con Israele, un passo storico per tutto il Medioriente


Ieri il primo volo commerciale tra i due Paesi è decollato da Tel Aviv e atterrato ad Abu Dhabi

Sono giorni che segneranno irreversibilmente la storia del Medioriente. Sono iniziati i colloqui di pace tra Israele ed Emirati Arabi e, oggi, il premier di Tel Aviv, Netanyhau, ha annunciato la firma del primo accordo di cooperazione con Abu Dhabi.

La prima intesa

La prima intesa trovata dai due Paesi dopo l'accordo di pace di agosto riguarda il settore finanziario e bancario. "Queste intese - ha detto il premier israeliano - ci aiuteranno a far avanzare gli investimenti reciproci e una estesa cooperazione". "Presto - ha aggiunto Netanyhau - annunceremo altri accordi nel campo dell'aviazione, del turismo e del commercio". Per onorare la prima intesa, è stata istituita una commissione congiunta tra i due Paesi. 

Il volo della pace

Ieri, un volo commerciale della compagnia di bandiera israeliana El Al, il primo della storia, è decollato da Tel Aviv ed è atterrato ad Abu Dhabi. A bordo una delegazione israeliana con dieci direttori di ministeri ed esperti un diversi settori, tra cui aviazione civile, cyber e innovazione. Sull'aereo anche Jared Kushner, genero e consigliere del presidente americano, Donald Trump.

L'accordo

L'accordo di pace tra i due Paesi è stato annunciato poco prima della metà di agosto dal presidente americano Trump. Pace in cambio di pace, ha detto il premier israeliano Netanyahu nel giorno della firma dei documenti che hanno annunciato la svolta. La frase è stata scelta per spiegare che l'accordo deve essere privo di interessi economici e politici ed è invece stato fatto solo per il desiderio di una collaborazione senza conflitti. Qualche condizione però è stata messa. Il principe degli Emirati Mohammed byn Zayed ha chiesto a Israele di fermare l'annessione dei cosiddetti territori occupati. Il principe avrebbe anche posto come clausola quella di poter acquistare diversi F35, aerei di ultima generazione, destinati solo ad alcuni Paesi come Stati Uniti e Israele. Tel Aviv e Abu Dhabi non hanno mai avuto relazioni diplomatiche prima d'ora. La maggioranza dei Paesi arabi ancora non riconosce la legittima esistenza di Israele.

Euforia per l'accordo

Nei due Paesi, l'accordo di pace è stato accolto con grande gioia. Il premier israeliano Netanyhau ha pubblicato un video in cui ha invitato tutti i bambini delle scuole a inserire nello zainetto un nuovo libro di studio, quello di lingua araba. In un altro video virale, si vedono alcuni bambini degli Emirati che ballano portando con sé entrambe le bandiere. Hanno espresso grande soddisfazione i rappresentanti delle comunità ebraiche negli Emirati, che festeggiano il fatto di poter parlare finalmente la loro lingua. 

Le reazioni dell'Iran e della Palestina

La Guida suprema iraniana, Ali Khamenei, ha espresso oggi il proprio parere sull'accordo di pace. Gli Emirati Arabi "hanno tradito il mondo musulmano, le nazioni arabe, i Paesi della regione e la Palestina", ha detto Khamenei. I Palestinesi hanno definito una scena penosa l'atterraggio dell'aereo israeliano ad Abu Dhabi. 

La visita segreta

Si è saputo intanto solo oggi che, nel 2018, il premier israeliano Netanyhau, avrebbe visitato in segreto gli Emirati Arabi, incontrando il principe della corona Mohammad bin Zayed. Lo ha reso noto oggi il quotidiano Yediot Ahronot. Secondo il giornale, che cita fonti diplomatiche, all'incontro tra i due leader partecipò anche il direttore del Mossad, il servizio segreto israeliano, Yossi Cohen.



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