“Scopri l’Italia che non sapevi”: le regioni italiane insieme per una strategia di promozione turistica comune

“Scopri l’Italia che non sapevi”: le regioni italiane insieme per una strategia di promozione turistica comune

“Scopri l’Italia che non sapevi”: le regioni italiane insieme per una strategia di promozione turistica comune


In questi giorni a Milano, le regioni italiane si sono date appuntamento per presentare il progetto “Scopri l’Italia che non sapevi”, che fa parte del piano di promozione nazionale 2020 del Ministero del Turismo

In occasione della XVIII edizione di “Fa’ la cosa giusta”, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibile, in questi giorni a Milano, le regioni italiane si sono date appuntamento per presentare il progetto “Scopri l’Italia che non sapevi”, che fa parte del piano di promozione nazionale 2020 del Ministero del Turismo.
Le tematiche centrali sono i borghi e i paesaggi italiani, il turismo lento (cammini, enogastronomia, arte e beni culturali) e il turismo attivo (bike, nautica, nordic walking e attività outdoor per l’estate e l’inverno).
Questa è la strategia comune delle regioni italiane, frutto di un accordo di programma tra il Ministero del Turismo e la commissione politiche per il turismo della conferenza delle regioni e delle province autonome. Il progetto è coordinato dalle regioni Umbria (capofila del turismo lento), Emilia-Romagna (capofila dei borghi), Marche (capofila del turismo attivo) e Abruzzo (responsabile degli aspetti legati all’interoperabilità con il Tourism Digital Hub).
Si tratta di un vero e proprio viaggio italiano che si snoda per cinque mesi per trasportare i turisti alla scoperta della bellezza del nostro territorio.



Durante la presentazione di oggi, diversi gli esponenti politici e non che hanno voluto raccontare il progetto. Tra loro anche Francesco Paolo Schiavo, il direttore generale della valorizzazione e della promozione turistica, in rappresentanza del Ministero del turismo.
Questo tipo di turismo è importante per il nostro Paese. In questi anni sono stati fatti molti investimenti sui borghi che soffrono un po’ di quella stagionalità che si vorrebbe evitare”, ha detto Schiavo. “Mentre gli italiani hanno preferenze per i borghi non usuali, gli stranieri ne conoscono solo alcuni, cercano pochissimo le altre realtà. Questo sta determinando un fenomeno di ‘over tourism’, ma ci si può lavorare nel cercare di proporre al turista altro”.
Quali sono le motivazioni principali che spingono un turista a fare i cammini? “Lo sport, il cibo, il fattore religioso, marginale è la cultura. La cultura interessa poco a chi ama i cammini. C’è una crescita di questo turismo sotto i trent’anni. È un tipo di turismo che ha potenzialità millenials anche perché si usano molto le app durante i cammini”, ha raccontato Francesco Paolo Schiavo. “Il tutto è indirizzato verso la costruzione di contenuti digitali. Si proporranno percorsi mirati nella direzione che a noi interessa, ovvero favorire il turismo per tutto l’anno”.
Presente anche il presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli, che ha parlato di quanto sia importante rendere centrali e dare valore a territori che sono rimasti un po’ indietro rispetto ad altri. “Possono portare un valore aggiunto anche nella qualità dell’offerta turistica. È difficile anche per noi marchigiani essere consapevoli di tutto ciò che abbiamo e questo credo dipenda dalle difficoltà di consapevolezza che si riesce ad avere”, ha detto Acquaroli. “Intendiamo destinare cento milioni di euro a questo, stiamo cercando di aiutare la riqualificazione delle strutture ricettive e di mettere al centro quei territori che hanno una potenzialità inespressa. Siamo convinti che lavorando insieme ad altre regioni che hanno questo tipo di propensione possiamo lavorare bene”.
Anche l’assessore alla cultura e al turismo della regione Umbria, Paola Agabiti, ha parlato del progetto “Scopri l’Italia che non sapevi” e del coinvolgimento della sua regione. “Affrontare oggi l’esperienza turistica significa impattare con una realtà fortemente mutata. Tutti siamo chiamati a preservare e promuovere il nostro paesaggio, ma anche le nostre peculiarità gastronomiche”, ha detto l’assessore Agabiti. “Vogliamo essere protagonisti attivi di una ripartenza, al fine di riappropriarci di una socialità che tempi appena passati ci hanno negato. Dobbiamo tornare a vivere i nostri territori, i nostri borghi, le nostre tavole”.
Il General Manager di APT regionale e Direttore del Turismo in Emilia-Romagna, Emanuele Burioni, ha commentato: “Per quanto riguarda i borghi abbiamo attivato un lavoro di riverifica e di arricchimento di contenuti di questo progetto. La parte più importante è quella legata ai creators dei borghi, figure pensate per promuovere il territorio sul web. Questo progetto coinvolgerà sessantatré borghi italiani. Partiremo da tre borghi, ma il viaggio di questi creators sarà legato alla modalità sostenibile attraverso l’utilizzo di biciclette elettriche, ad esempio. Analizzando i contenuti dei creator riusciremo ad andare a migliorare i nostri servizi. Questo ci aiuterà a capire come migliorare e a proporre cose che ancora non conosciamo”.
La campagna creativa, ideata da Dilemma con la strategia media di The Gate Communication, si sviluppa su un mix articolato di mezzi tra web, stampa e radio. “Lavorare a questo progetto è stata una sfida. Comunicare l’Italia come meta turistica è facile perché ha tante cose e rischia di diventare banale, è difficile farlo in modo innovativo”, ha detto Alberto Pascazio, direttore creativo di Dilemma. “L’obiettivo della comunicazione della campagna è raccontare le meraviglie nascoste dell’Italia e le modalità di un turismo alternativo. L’Italia oggi è più desiderata che mai ed è il momento giusto per raccontarla”.
Durante lo speech, sono intervenuti anche Massimo Giovanardi, professore associato presso il dipartimento di scienze per la qualità della vita e membro del centro di studi avanzati sul turismo all’Università di Bologna, Magda Antonioli, vicepresidente della European Travel Commision e fellow POLIS dell’Università Bocconi, Antonella Tiranti, dirigente del servizio turismo, Gian Luigi Bettin (Sviluppumbria) ed Eliana Maiolini (Regione Marche).



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