Storia di Roberto Baggio, il campione di tutti; la sua avventura in Nazionale, protagonista in tre mondiali

Storia di Roberto Baggio, il campione di tutti; la sua avventura in Nazionale, protagonista in tre mondiali

Storia di Roberto Baggio, il campione di tutti; la sua avventura in Nazionale, protagonista in tre mondiali


Italia 90, Usa 94, Francia 98: tre mondiali sui quali Roberto Baggio ha lasciato il segno; in Nazionale il Divin Codino ha dato il meglio di sè ed è diventato l'idolo di tutti gli appassionati

Nelle puntate precedenti abbiamo ricostruito la carriera di Roberto Baggio con le squadre di club. Questo è il capitolo dedicato alla sua vita in Nazionale. 

NOTTI MAGICHE

Convocato dal commissario tecnico Azeglio Vicini, esordisce in nazionale A il 16 novembre 1988, a 21 anni, in occasione della partita amichevole contro i Paesi Bassi (1-0). In questa gara di esordio Baggio fornisce l'assist per il gol decisivo di Vialli. Segna il suo primo gol in nazionale il 22 aprile 1989, su calcio di punizione, nella partita amichevole contro l'Uruguay (1-1) disputata a Verona; nella successiva amichevole con la Bulgaria realizza la prima doppietta in maglia azzurra. A Italia 90 debutta contro la Cecoslovacchia e segna un gol memorabile, dopo una lunga azione personale. Diventa titolare a furor di popolo, insieme a Schillaci. I due diventano i grandi protagonisti, ma Roby finisce in panchina a favore di Vialli nella semifinale di Napoli contro l’Argentina, persa ai rigori dagli azzurri. Nella finale per il terzo posto, disputata a Bari, contro l'Inghilterra, mette a segno un altro gol e lascia calciare a Schillaci il rigore del definitivo 2-1 per l'Italia, in modo da permettere al compagno di vincere la classifica dei marcatori del torneo.


FARO ITALIANO IN USA

I mondiali di USA 94 partono in salita. Sostituito contro la Norvegia per far entrare Marchegiani al posto dell’espulso Pagliuca, le telecamere colgono il suo labiale mentre parlando di Sacchi si chiede: "ma questo è matto?" . È solo agli ottavi (conquistati dagli azzurri grazie al ripescaggio) che inizia il "vero" Mondiale di Roberto Baggio, che ne è protagonista. Di fronte a una Nigeria campione d'Africa in carica e passata presto in vantaggio, l'Italia si ritrova nuovamente in inferiorità per un cartellino rosso dato a Gianfranco Zola. A due minuti dal termine, con gli azzurri vicini all'eliminazione, Baggio riceve un pallone sul limite dell'area da Roberto Mussi e lascia partire un tiro rasoterra e angolato che entra alla destra del portiere Rufai, passando fra una selva di gambe e portando l'Italia al pareggio; nel primo tempo supplementare è ancora decisivo, realizzando il rigore del 2-1 definitivo. Ai quarti, contro la Spagna, è sempre Baggio a chiudere la gara negli ultimi minuti di gioco su assist di Giuseppe Signori, segnando quasi allo scadere la rete del 2-1 finale. La semifinale con la Bulgaria vede nuovamente un 2-1 per gli azzurri, grazie a una nuova doppietta di Baggio. Baggio sale a 5 reti nel Mondiale statunitense e porta l'Italia in finale dopo dodici anni, ma nell'ultima frazione rimane vittima di uno stiramento, complici il caldo e la fatica. Nella finale al Rose Bowl di Pasadena con il Brasile, Arrigo Sacchi decide ugualmente di rischiare il suo numero dieci, che non ha recuperato a pieno dopo lo stiramento nella precedente partita. Baggio paga l'infortunio e non riesce a essere decisivo come nelle partite precedenti. Il match rimane bloccato sullo 0-0 sino alla fine dei tempi supplementari, e così sono i rigori a dare la vittoria ai sudamericani per 3-2, con l'ultimo tiro sbagliato proprio da Baggio, che manda la palla alta sopra la traversa. I rigori li sbagliano solo quelli che hanno il coraggio di tirarli.



IN FRANCIA CON MALDINI

Il rapporto con Sacchi si sfilaccia, Roberto torna nel giro della nazionale con Cesare Maldini, pronto a vivere da protagonista il suo terzo mondiale: Francia 98. C’è il dualismo con Alessandro Del Piero. Contro il Cile per Baggio un assist e un gol; un assist contro il Camerun, un gol da subentrato contro l’Austria. Non impiegato nella partita degli ottavi contro la Norvegia, entra nel corso della partita con la Francia, valida per i quarti di finale, al posto di Del Piero; nei supplementari, lanciato da Demetrio Albertini, sfiora il golden goal, calciando in corsa al volo un pallone che sfila rasente il palo destro della porta di Fabien Barthez. Nell'epilogo ai calci di rigore segna il primo tiro dagli 11 metri, ma l'Italia viene eliminata dopo gli errori di Albertini e Di Biagio. Per Baggio 9 gol in tre mondiali. In lizza per la convocazione anche al mondiale 2002 in Corea e Giappone, Trapattioni alla fine sceglie di non portarlo.


La storia di Baggio prosegue e si chiude il 2 giugno


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