Antonio Misiani a RTL 102.5

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Il Viceministro Misiani esordisce con un commento sull’attuale situazione sanitaria e sulle misure prese: “Non è mai semplice assumere decisioni come quelle che siamo stati costretti a prendere, lo abbiamo fatto tenendo conto dell’evoluzione dei dati sanitari: c’è stato un peggioramento netto nelle ultimissime settimane dei positivi e delle terapie intensive. Sicuramente c’è stato un eccesso autocompiacimento nel nostro paese rispetto al peggioramento molto netto della situazione in altri paesi europei. Oggi è necessario assumere delle misure e abbiamo cercato di ridurre al minimo l’impatto economico di queste misure, che però sono necessarie per evitare che il sistema sanitario vada in grandissima difficoltà per l’afflusso di pazienti negli ospedali”.A proposito delle tempistiche del Decreto con gli aiuti il Viceministro all’Economia dice: “L’obiettivo è di andare in Gazzetta Ufficiale domani con il Decreto contenente una serie di misure a sostegno delle categorie interessate e stimiamo che siano 350 mila imprese nel settore della ristorazione, bar, spettacolo e sport, quelle interessate dalle misure restrittive. Il Decreto conterrà un contributo a fondo perduto da dare in automatico a tutte le imprese appartenenti a queste categorie che hanno già avuto in passato i contributi a fondo perduto. Stiamo pensando però di ampliare la platea delle imprese interessate superando il limite di 5 milioni di fatturato e a contributi più generosi per le attività di settori completamente bloccati. Ci sarà quindi una differenziazione tra chi può tenere aperto fino alle 18.00 e chi invece deve bloccare la propria attività h24. Inoltre la cassa integrazione sarà garantita in tutti i settori e stiamo discutendo nell’ambito del prolungamento di 18 settimane ulteriori che avevamo deciso quale tranche riconoscere immediatamente che sarà significativa. Terzo punto: il credito d’imposta degli affitti per due mensilità cedibile al proprietario come era già stato previsto nell’ultima tornata di credito d’imposta degli affitti. Stop della seconda rata IMU, sempre per queste realtà. La previsione di indennità per i lavoratori stagionali, per i lavoratori turismo, spettacolo, sport per quelli che non prendono ovviamente la cassa integrazione. Le cifre sono ancora in definizione ma dovrà essere intorno ai 800/1000 euro. Parliamo di un DPCM che ha validità meno di un mese e noi tariamo gli interventi di sostegno in base alla durata delle misure restrittive. Inoltre in ultimo, un’ulteriore mensilità del reddito di emergenza per quelle famiglie che non hanno accesso a nessuna di queste misure di sostengo”.Misiani chiarisce poi il tema della “forte raccomandazione a non muoversi” contenuto del DPCM varato ieri: “Il blocco totale dei trasferimenti tra le regioni avrebbe avuto effetti più rilevanti da un punto di vista economico e sociale. Noi riteniamo che affidarsi al senso di responsabilità dei cittadini in questa fase, per una parte delle misure, sia una scelta utile, poi certo monitoreremo l’evoluzione della situazione. Non è un modo, come molti pensano, di deresponsabilizzarsi, ma è un modo per affidare una responsabilità anche ai cittadini. Noi non siamo uno stato di polizia e non possiamo immaginare di regolare la vita dei cittadini in ogni aspetto con norme, regole e misure. Non siamo nella condizione di un lockdown come quello di marzo e aprile, stiamo parlando di misure mirate che tengono conto di un dato, il 75% - 80% dei nuovi contagi in questa fase derivano dal tempo libero e dall’ambito familiare, e per questo non possiamo fare misure generalizzate a prescindere dai dati. Ha senso una raccomandazione e se le cose dovessero peggiorare, assumeremo misure ulteriormente restrittive, ma noi dobbiamo seguire un principio di gradualità e di proporzionalità”.Infine il suo punto di vista riguardo al MES: “Io penso che i cittadini italiani abbiamo il diritto al massimo di investimento possibile nel sistema sanitario e lo abbiamo già iniziato a fare nel 2020 stanziando 8  miliardi di euro per rafforzare la sanità. Inoltre la legge di bilancio stanzia altri 4 miliardi di euro a questo scopo. Poi MES o non MES è una scelta dia approvvigionamento finanziario e credo che questa scelta vada fatta senza ideologia e scegliendo nell’interesse generale del paese e questa è la linea del Partito Democratico, ma il punto fondamentale è una sanità attrezzata non solo per fronteggiare questa emergenza, ma anche le grandi sfide del futuro”.All’interno di Non Stop News, con  Giusi Legrenzi, Pierluigi Diaco e Fulvio Giuliani.