Bruno Vespa a RTL 102.5

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Conclusione di Non Stop News affidata a Bruno Vespa, con il suo ultimo libro ‘Perché l’Italia amò Mussolini’. Bruno Vespa ripercorre in parallelo l’innamoramento del paese per il dittatore, soprattutto negli anni a cavallo fra i ‘20 e i ‘30 e la sua capacità di riempire le piazze. A cominciare da quella-simbolo di piazza Venezia, a Roma. In parallelo, come si diceva, il virus ha avuto la forza incredibile di svuotare completamente le nostre città, durante il Lockdown duro della scorsa primavera. E quella stessa piazza Venezia, riempita all’inverosimile dalle adunate fasciste di Mussolini, a marzo ed aprile era desolatamente e del tutto deserta. A proposito del Lockdown nella sua versione più dura, Bruno Vespa ha sostenuto di essere fra coloro che ritiene inapplicabile nuovamente questa misura. ‘Non ci riprenderemmo più’, questa la previsione di Bruno Vespa, considerati i catastrofici danni economici che deriverebbero da un Lockdown severissimo ed alle nostre reali disponibilità economiche. Certo è, ha aggiunto Bruno Vespa, che per evitare un’ipotesi di questa portata non c’è alternativa all’aiutare noi stessi. Dobbiamo rispettare rigidamente le poche regole che ci vengono imposte, a cominciare dai distanziamenti, dall’uso delle mascherine e dal rispetto delle norme in vigore. Per essere ancora più chiari, ha aggiunto Vespa, se a Natale ci daremo alla pazza gioia, è ovvio che a gennaio non potremo che precipitare in un Lockdown senza speranza.All’interno di Non Stop News, con Giusi Legrenzi, Pierluigi Diaco e Fulvio Giuliani.