Joy Salgado, Maria Matzeu e Daniela Matta a RTL 102.5

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Dal Regno Unito, Maria Matzeu, madre di due figli, ha detto che quasi tutte le scuole inglesi hanno riaperto tra il 2 e il 3 di settembre e nelle classi cominciano i primi raffreddori e la tensione tra i genitori è molto alta anche se per il momento va tutto bene. Certe classi hanno aperto a giugno per un mese e quindi si sono organizzate meglio avendo avuto più tempo per prepararsi. Per i genitori che non hanno avuto possibilità di fermarsi nemmeno nel periodo del lockdown, le scuole sono intervenute rimanendo aperte per tutto quel periodo. Le misure precauzionali sono anche qui le distanze, i banchi e il gel ma non c’è la misurazione della febbre. Nel caso in cui il ragazzo presenta dei sintomi, allora bisogna provargli la febbre e non mandarlo scuola. Dalla tanto criticata Svezia è intervenuta Joy Salgado. Joy ha detto che anche in Svezia le scuole hanno riaperto e funziona tutto normalmente e a parte un pò di distanziamento sociale non c’é l’obbligo della mascherina. Si entra a scuola a piccoli gruppi per evitare l’aggregazione di persone e nell’asilo dove va mio figlio la temperatura non la misura nessuno. Se la scuola vede che il bambino tossisce ho ha un pò di raffreddore, chiamano subito a casa e il bambino può rientrare a scuola dopo 48 ore dall’ultimo sintomo. Noi genitori siamo un pò preoccupati perché non c’è informazioni su chi va a scuola malato. Io personalmente  ho deciso di tenere mio figlio a casa per tre mesi, poi dopo un consulto con il pediatra ho deciso di farlo rientrare a scuola. Dal Giappone è intervenuta l’insegnante Daniela Matta. Le scuole qui hanno riaperto ad aprile anche se fino a giugno siamo rimasti a casa in emergenza e da giugno ad oggi abbiamo fatto 20 giorni di vacanze estive. A parte i giorni di vacanza, sia io come insegnante che mio figlio come studente siamo sempre andati a scuola. I bambini devono misurare tutte le mattine la temperatura a casa e questo controllo è scivolato via senza problemi. Gli studenti si portano la mascherina, le classi vengono areate ogni 20 minuti e ai ragazzi fanno lavare le mani molto spesso. A Osaka che è a 30 km da noi c’è stato un aumento dei casi.All’interno di Non Stop News, con Barbara Sala e Enrico Galletti