Euro 2016, Il pagellone conclusivo dell'Italia

Euro 2016: Il pagellone conclusivo dell'Italia

Euro 2016: Il pagellone conclusivo dell'Italia


Diamo i voti alla spedizione Azzurra in Francia. Vola Conte. Buffon stella assoluta. Difesa fantastica. La sorpresa è Parolo

Voti mediamente molto alti: l'Italia ha conquistato il cuore del Paese. Un dato impagabile, perché è la base, su cui costruire il futuro. Aspettando nuovi talenti e l'inevitabile cambio generazionale, si ripartirà dal Gruppo e dalle sue colonne.

Antonio Conte: Voto 10 

Il Commissario Tecnico è l'artefice assoluto di questo bellissimo Europeo Azzurro. E' mancato poco, pochissimo (un po' di freddezza in più, dagli 11 metri...), per scrivere un'altra pagina di Storia del calcio, contro la Germania e...chissà. Ha costruito un Gruppo, senza paragoni. L'unico possibile, quello con l'Italia Mundial dell'82, dotato di ben altra qualità. Con il materiale umano a disposizione, ha realizzato qualcosa di fenomenale.

Gigi Buffon: Voto 9

Un mostro, il più grande portiere degli ultimi tre decenni. A 38 anni, ha la reattività di un ragazzino, ma la personalità continua a crescere. Fargli goal, in condizioni normali, è un'impresa. Chiedere informazioni a Piqué e Gomez, che ancora si chiedono come sia stato possibile... Le lacrime irrefrenabili, dopo la Germania, non sono di addio. Pura rabbia agonistica. Sarà ancora lui il Capitano, il punto fermo, il faro della nuova Nazionale. A caldo, ci siamo chiesti se possa arrivare a Russia 2018. Avrà (non avrebbe) 40 anni. Come Dino Zoff, in Spagna.

Leonardo Bonucci: Voto 8,5

Splendido Europeo, al centro di una difesa di ferro. Personalità debordante, messa a servizio della Causa. In più, l'assist-goal, nell'1-0 con il Belgio, il rigore dell'1-1 con la Germania. Sbaglia anche lui, nella serie finale, con i Campioni del Mondo, ma è un fenomeno Neuer. Che volere di più?

Giorgione Chiellini: Voto 8,5

Gemello di Bonucci, più rude, ma altrettanto insostituibile. Difensore d'altri tempi, nel più bel senso del termine. Suo il goal, che dà il via alla demolizione della Spagna.

Andrea Barzagli: Voto 8,5

Completa la BBC, che tutto il mondo ci invidia. Il meno appariscente dei tre-Totem lì dietro, ma garanzia assoluta. Va convinto in tutti i modi a non chiudere qui con l'Azzurro. Come per Buffon, le sue lacrime, dopo Germania-Italia, resteranno scolpite, nella memoria sportiva del Paese.

Mattia De Sciglio: Voto 8

Una delle grandi sorprese, totalmente rigenerato da Antonio Conte. Pallido nel Milan di quest'ultima stagione, è tornato il ragazzo-fenomeno dei primissimi tempi. Una certezza, da preservare e confermare, per il futuro.

Angelo Ogbonna: Voto 6

Una sola presenza, nell'inutile e brutta partita con l'Irlanda. Non demerita, tornerà molto utile in futuro.

Matteo Darmian: Voto 6

Parte titolare, poi viene scavalcato nelle gerarchie del Ct. Come si diceva a scuola, può fare di più.

Daniele De Rossi: Voto 8,5

Mezzo voto in più, perché abbiamo ritrovato uno dei nostri gladiatori. Uno di quelli, che vorresti sempre in campo, quando la sfida si fa durissima. Sembrava avviato a un precoce tramonto, anche lui totalmente rigenerato da Conte.

Marco Parolo: Voto 9

Non meriterebbe un voto così alto, ma lo assegniamo ugualmente, perché la sua crescita è stata esponenziale. Era chiamato a un compito terribile: non far pesare l'assenza di giocatori molto più esperti e di nome di lui: con abnegazione e spirito di sacrificio ci è riuscito, chiudendo con una prestazione-super, contro i Campioni del Mondo. Non sarà mai Tardelli, ma è un ragazzo su cui fare affidamento.

Emanuele Giaccherini: Voto 9

Grandissimo Europeo, il suo. Alzi la mano, chi avrebbe scommesso su un simile rendimento del piccolo laterale del Bologna. Splendido con il Belgio (il goal, una perla di raro stile), sempre pericoloso, sontuoso con la Spagna. Utilissimo in fase difensiva. Giaccherini è sbocciato, speriamo per sempre.

Antonio Candreva: Voto 8

Si ferma a questo voto, solo perché frenato dall'infortunio. Ko, proprio nella fase a eliminazione diretta. Ci è mancato tantissimo, contro la Germania. Laterale moderno, come pochi. Altro punto fermo della futura Italia.

Federico Bernardeschi: Voto 6

Dobbiamo essere onesti: una delle poche, mezze delusioni. Titolare contro l'Irlanda, spreca l'occasione. Avrà tempo e modo, per rifarsi.

Alessandro Florenzi: Voto 7,5

I tifosi non faranno subito il suo nome, nell'indicare i protagonisti Azzurri, ma la duttilità tattica del romanista è stata fondamentale. Spesso poco appariscente, ha svolto un lavoro fisicamente massacrante. Può crescere moltissimo, giocatore imprescindibile del nostro futuro.

Stefano Sturaro: Voto 6,5

Convocato a sopresa, titolare per necessità, nientemeno che contro la Germania, le gambe non hanno tremato. Compiti chiari, per lui, svolti con attenzione. Classico elemento adorato dagli allenatori: puoi chiedergli qualsiasi cosa e sai che la farà.

Thiago Motta: Voto 6

Il suo calcio è ormai una marcia più bassa di quanto serva. Onesto contributo, ma crediamo che la sua parabola azzurra possa finire qui.

Eder: Voto 7,5

Un altro giocatore rimesso a nuovo da Antonio Conte. Reduce da un campionato orribile, con l'Inter, ha firmato il goal-qualificazione, contro la Svezia. Grandissimo spirito di sacrificio, tatticamente fondamentale, nel primo pressing agli avversari. Lo rivedremo presto.

Graziano Pellè: Voto 8,5

Non possiamo fermarci all'orrido rigore, contro la Germania. Capita (meno il gesto a Neuer, comunque ha chiesto scusa). E' una delle nostre grandissime sorprese. Cannoniere Azzurro, con i due goal al Belgio e alla Spagna. Ora, lo vogliono in tanti, in Inghilterra e in Patria. Storicamente sottovalutato, non è e non sarà mai Vieri, ma merita molta più considerazione.

Simone Zaza: Voto 6

Ha inciso poco (ma è suo l'inserimento, che dà il via all'1-0 di Eder, con la Svezia). Purtroppo per lui e per noi, ricorderemo soprattutto l'improponibile balletto, nel rigore contro la Germania.

Ciro Immobile: Voto 6

Ha giocato troppo poco, per poter incidere, ma ha dato segni di vitalità.

Lorenzo Insigne: Voto 6,5

Pochi minuti, per lui. Ha fatto intravedere le note, grandi qualità, quando è entrato nel finale della partita con la Spagna. Uno dei pochi a tirare un rigore come si deve, contro i Campioni del Mondo. Il futuro è suo.

Stephan El Shaarawy: n.g.

Una manciata di minuti, troppo poco per un giudizio.

Federico Marchetti e Salvatore Sirigu: n.g.

All'ombra di sua maestà Buffon




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