Forza Ivan! Basso davanti alla salita più dura. Il cancro si può battere

Forza Ivan! Basso davanti alla salita più dura. Il cancro si può battere

Forza Ivan! Basso davanti alla salita più dura. Il cancro si può battere


Ciclismo sotto chock, dopo l'annuncio dell'Azzurro, al Tour de France. Tutti con Ivan

Ivan Basso ha commosso il Tour de France e il mondo del ciclismo - non solo italiano - con le sue lacrime e l'umanissima voglia di non arrendersi alla sfortuna e al male. Comincia una battaglia lunga e difficile, che si può e deve vincere. Forza Ivan!

Strano e amaro destino quello di Ivan Basso, ormai lontano dalla vette dell'interesse nazionale e internazionale, non più star assoluta delle due ruote, ma solo (si fa per dire) ottimo corridore fino a che...l'imponderabile ti riporta in prima pagina. Come non avresti mai voluto.

Una sfortunata caduta, un groviglio di uomini e biciclette sulle strade del Tour de France, si trasformano nel caso che può salvarti la vita. Quel dolore fastidioso non va via e lo staff di Ivan decide di vederci chiaro. Per fortuna. La diagnosi è terribile, infatti, ma anche tempestiva: tumore a un testicolo, da aggredire subito, per debellarlo e ricominciare a vivere. E a correre.

Lo chock non può che essere totale, per un atleta che poche ore prima pedalava nella gara più bella e affascinante al mondo e si ritrova a dover confessare tutte le sue paure, per sé e la propria famiglia. Il tempo delle lacrime, però, era ieri: ora, Ivan sa di dover combattere, ma anche che la salita è nelle sue gambe. I medici sono stati chiari: con questa velocità di intervento, le probabilità di battere il cancro sono elevatissime.

Certezze non ne esistono, come in un attacco al Galibier, ma il male - in queste condizioni - si batte. La medicina è fondamentale, ma il sostegno, oltre che della famiglia, di compagni, tifosi, del ciclismo tutto, può fare la differenza. Lo si è visto già ieri, con il capitano Contador, al fianco dell'Azzurro. Una presenza non dovuta, ma molto significativa. Nei lunghi anni degli scandali e dei dolori, non sempre il ciclismo ha saputo mostrarsi compatto. In queste ore, le risposte al dramma umano di Ivan sono un segnale bellissimo, che siamo convinti possa dare tanta forza, nelle settimane che verranno.

Appena sbarcato a Milano, infatti, Basso ha saputo cogliere l'aspetto cruciale, in una vicenda così difficile e amara: "Alla fine - ha detto - è stata la bicicletta ad aiutarmi, con quella caduta, che mi ha fatto scoprire in tempo, ciò che poteva diventare fatale. Sono stato fortunato".

E se un uomo, che ha appena scoperto di avere un tumore a un testicolo, trova la forza di definirsi 'fortunato', il Mostro ha già preso  un cazzotto. 

Vai Ivan, noi ti aspettiamo in cima alla salita, a braccia alzate!


Argomenti

Basso
Ciclismo
Contador
Cure
Testicolo
Tour de France
Tumore

Gli ultimi articoli di Redazione Web

  • F1. Verstappen resiste a Norris, a Imola Ferrari sul podio

    F1. Verstappen resiste a Norris, a Imola Ferrari sul podio

  • Un meteorite illumina d’azzurro il cielo notturno del Portogallo

    Un meteorite illumina d’azzurro il cielo notturno del Portogallo

  • Scontro tra auto, quattro giovani morti nel Casertano. Tutti ventenni

    Scontro tra auto, quattro giovani morti nel Casertano. Tutti ventenni

  • Al via la stagione della dichiarazione dei redditi, da domani possibile l'invio della precompilata 2024

    Al via la stagione della dichiarazione dei redditi, da domani possibile l'invio della precompilata 2024

  • Oggi, sabato 18 maggio,  visita di papa Francesco a Verona, nel nome della pace

    Oggi, sabato 18 maggio, visita di papa Francesco a Verona, nel nome della pace

  • Jack Savoretti presenta a RTL 102.5 “Miss Italia”: “Avevo bisogno di sentire la mia italianità”

    Jack Savoretti presenta a RTL 102.5 “Miss Italia”: “Avevo bisogno di sentire la mia italianità”

  • Stop gare e partita persa, stretta Fifa contro razzismo sui campi di calcio

    Stop gare e partita persa, stretta Fifa contro razzismo sui campi di calcio

  • Omicidio Sacchi, definitiva la condanna a 27 anni per il killer.  La famiglia della vittima, sentenza giusta

    Omicidio Sacchi, definitiva la condanna a 27 anni per il killer. La famiglia della vittima, sentenza giusta

  • Geolier a RTL 102.5: “Il 31 maggio ci sarò anche io al Radio Zeta Future Hits Live, ci vediamo lì!”

    Geolier a RTL 102.5: “Il 31 maggio ci sarò anche io al Radio Zeta Future Hits Live, ci vediamo lì!”

  • Accolto ricorso, Ilaria Salis ai domiciliari a Budapest. Ora la cauzione poi il braccialetto elettronico

    Accolto ricorso, Ilaria Salis ai domiciliari a Budapest. Ora la cauzione poi il braccialetto elettronico