12 dicembre 2021, ore 16:53
Una safety car nel finale beffa Hamilton in un Gran premio al cardiopalma. Tante polemiche ma la pista ha dato il suo verdetto ed è color orange. Anche la Ferrari sul podio con Sainz
Un mondiale così rimarrà nella storia, bello, divertente, incandescente, con polemiche, guida al limite e a volte anche oltre, con continui sorpassi e controsorpassi, vissuto sopra i 300 km/h dal primo gran premio della stagione fino all’ultimo giro, quello decisivo. La lotta tra due piloti, due leoni che hanno dato tutto con l’esperienza del pluricampione che non vuole abdicare e la sfrontatezza del giovane che sa di avere il talento. Max Verstappen è campione del mondo del campionato di Formula 1 2021: una vittoria sofferta, arrivata all’ultimo giro di un gran premio, quello di Abu Dhabi, che sembrava compromesso alla partenza, orribile quella dell’olandese, perfetta quella di Hamilton, e che invece ha girato proprio all’ultimo istante grazie alla complicità, suo malgrado, di Latifi che perde il controllo della sua Williams e costringe la safety car ad entrare in pista a 5 giri dal termine. Verstappen, in quel momento alle spalle di Hamilton rientra ai box per montare il quarto set di gomme della gara, soft per tentare la mossa della disperazione e pregando che la safety car rientri in tempo per far correre almeno un giro. Mentre ai muretti si susseguono le comunicazioni tra i team e la direzione gara, i commissari rimuovono la Williams a tempo di record, puliscono la pista e allora la gara riparte proprio per l’ultimo decisivo giro. Hamilton prova a tenere dietro il rivale ma le sue gomme bianche sono più stanche e non possono competere: alla staccata di curva 5 Verstappen piazza l’affondo decisivo, quello che gli consegna il titolo.
SPETTACOLO AD ABU DHABI
La gara in salita per Verstappen che sbaglia completamente la partenza venendo infilato dal rivale nonostante le gomme soft più performanti. L’olandese non ci sta e prova l’affondo subito tirando una super staccata al rivale che esce di pista e rientra senza ricedere la posizione. Per la direzione gara non è necessaria investigazione, si preferisce lasciar correre i due avversari. Hamilton sfrutta le gomme medie per allungare mentre Verstappen soffre e perde terreno con addirittura la Ferrari di Sainz che riesce a girare in fotocopia alle Red Bull. Prova a giocarsi la carta pit anticipato e gomma dura la scuderia austriaca ma Hamilton li marca stretti e rientra anche lui un giro dopo il rivale montando lo stesso set e rientrando in seconda posizione dietro a Sergio Perez. Il messicano riceve l’ordine di scuderia: “Dai tutto contro Lewis” e prontamente Checo esegue. Un duello mozzafiato fatto di sorpassi e controsorpassi che consente a Verstappen di recuperare ben 5 secondi ma non abbastanza per attaccare il rivale. Le prova tutte l’olandese che si ferma nuovamente ai box approfittando di una virtual safety car per montare altre gomme dure più fresche ma pur riuscendo a rosicchiare qualche decimo ogni giro, non sembra averne abbastanza. L’incidente di Latifi stravolge tutto: esemplificativo il team radio di Hamilton: “È’ incredibile”. L’epilogo lo abbiamo raccontato.
Finale col sorriso anche per la Ferrari che conquista il terzo posto con Carlos Sainz, complice anche il ritiro di Sergio Perez a pochi giri dal termine. Deluso Kimi Raikkonen, alla sua ultima gara in Formula 1 The Iceman è costretto al ritiro per un problema ai freni: sarebbe stato bello vederlo esibirsi nel classico burnout di fine carriera.
LA FESTA ORANGE
Abbraccio finale tra Verstappen e Hamilton, prima delle dichiarazioni in pista. Un finale di grande fair play, soprattutto dal britannico che ha reso omaggio all’olandese dopo la vittoria: “Grandi complimenti a Max, noi abbiamo fatto tutto quello che potevamo. Tutto il team ha lavorato in modo straordinario, abbiamo fatto il massimo“ queste le prime parole a caldo Lewis, che ha dimostrato ancora una volta di che stoffa sono fatti i campioni in pista e fuori.
Non è riuscito a trattenere le lacrime Verstappen piangendo sotto il casco Max, mentre Horner dalla radio gli diceva “Siamo orgogliosi di te, te lo sei meritato ragazzo!” “Oh mio Signore! Sìììììì”: il grido di Max dopo il traguardo di un GP caotico che passerà alla storia.