27 agosto 2023, ore 11:09 , agg. alle 12:00
Il prof. Massimo Fantoni, infettivologo e direttore dell'unità operativa emergenze infettive del Policlinico Gemelli, ospite di RTL 102.5 in Non stop news spiega come i cambiamenti climatici hanno favorito lo sviluppo di nuovi virus di importazione. Molti di questi arrivano proprio dalle zanzare.
Virus e cambiamenti climatici
Il cambiamento climatico si inserisce in dinamiche che spesso non prendiamo in considerazione, uno di questi è sicuramente il comparto della nostra salute e del nostro benessere. Prof. Massimo Fantoni, infettivologo e direttore dell'unità operativa emergenze infettive del Policlinico Gemelli, ospite di RTL 102.5 in Non stop news conferma questa teoria: “Quello che ci preoccupa è la diffusione di virus vecchi, che adesso stanno emergendo con una frequenza maggiore, ma anche virus nuovi per le nostre latitudini che iniziamo ad importare. Questo è legato direttamente e indirettamente ai cambiamenti climatici che per esempio favorisce una maggiore diffusione di zanzare che trasportano questi virus”.
Zanzare che sopravvivono anche all'inverno
Non è un caso che il numero di casi di West Nile aumenti in Italia. La malattia, sorvegliata speciale in questa stagione, è una forma di febbre, come informa L'istituto Superiore di Sanità. È provocata da un virus che viene trasmesso all'uomo il più delle volte dalle zanzare: “Da sempre conviviamo con le zanzare del genere culex, quelle notturne che infastidiscono le nostre serate estive che trasmettono un virus che si chiama West Nile. – spiega l’infettivologo - Poi abbiamo la zanzara tigre che adesso superano anche l’estate, viste le alte temperature anche dell’inverno. Poi ci sono quelle aedes che sono favorite anch’esse dal caldo umido”.
Gli arbovirus, ecco quali riguardano l'Italia
Il West Nile appartiene agli arbovirus, trasmessi generalmente dalle zanzare. Sette di questi virus riguardano e interessano la nostra penisola: “Due sono più preoccupanti. Uno è il West Nile che nel 2018 e nel 2022 portò diversi piccoli focolai. – afferma il prof. Fantoni - Un virus che consideriamo endemico. Non ci preoccupa per la diffusione interumana, perché non può essere trasmesso da uomo a uomo. L’altro che ci preoccupa un po’ di più è quello della dengue, una malattia che noi conoscevamo come di importazione ma proprio in questi giorni c’è stata una notifica di due casi autoctoni. Pazienti che non avevano assolutamente viaggiato. C’è un sistema di sorveglianza e allerta per monitorare la situazione”.
Sintomi e rimedi
Un fattore importante riguarda la sintomatologia. Queste malattie sono poco distinguibili perché si presentano con comuni sintomi influenzali e con rari fattori differenziali. Questa è una fortuna per il paziente, poiché sono (solitamente) malattie benigne che svaniscono da sole. Ma un problema per medici e specialisti, che devono comunque riconoscere la natura del virus per mantenere alto il livello di sorveglianza.
Per quello che riguarda tutti noi, non resta che difenderci dalle zanzare nel modo più efficace in modo diretto e indiretto. Consigliato sicuramente l’uso di zanzariere, repellenti di alta qualità e certificati. “Per quanto riguarda giardini – aggiunge il direttore dell'unità operativa emergenze infettive del Policlinico Gemelli - evitate l’acqua stagnante. E anche gli enti pubblici devono occuparsi della disinfestazione e della cura degli spazi pubblici per prevenire situazioni favorevoli a questa tipologia di insetti” e quindi di virus.