-13 al Mondiale in Qatar, gli organizzatori respingono le critiche, ma assumo influencer

-13 al Mondiale in Qatar, gli organizzatori respingono le critiche, ma assumo influencer

-13 al Mondiale in Qatar, gli organizzatori respingono le critiche, ma assumo influencer   Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it


07 novembre 2022, ore 08:00

Gli organizzatori del mondiale di calcio in Qatar hanno pagato tifosi influencer inglesi e olandesi per parlare positivamente dell’evento

A 13 giorni dall’avvio del Mondiale di calcio in Qatar, gli organizzatori si ribellano alle critiche e reagiscono cercando il contropiede contro i denigratori della manifestazione. Chi ha voluto questi mondiali parla di accuse prive di fondamento quelle lanciate contro gli organizzatori dell’evento, accusano il mondo occidentale di ipocrisia, di essere in difficoltà nell’accettare il primo mondiale che si gioca in Medio Oriente. Però, per evitare che l’immagine di questi campionati venga rovinata, ingaggiano dei “fan leaders”, ovvero tiofsi di diverse nazionalità, letteralmente invitati dal Comitato organizzatore a patto che siano “influencer” positivi dell'evento e rispettino un codice di condotta.


Le critiche

In una intervista a Le Monde, il ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed ben Abderrahmane al Thani sostiene che “C'è molta ipocrisia in questi attacchi che adducono motivi per boicottare la Coppa del Mondo, e non stanno in piedi” continuando sottolineando che “si passa sotto silenzio tutto quello che abbiamo fatto” Attacchi che, secondo il ministro dell'emirato sono arrivati da un piccolissimo numero di persone, di 10 Paesi, che non rappresentano il resto del mondo. A favore del’evento parlano i numeri: più del 97% dei biglietti sono stati venduti. E fra i 10 Paesi che hanno acquistato più tagliandi c’è la Francia. Sul fatto che le leggi del Qatar violino i diritti umani, lo sfruttamento dei lavoratori, la violazione di ogni norma di protezione ambientale, il ministro Mohammed ben Abderrahmane al Thani ammette che “abbiamo fatto un lungo cammino e che ci sono ancora dei difetti, ma siamo determinati a rimediare” accusando che “c'è qualcuno che non accetta che un piccolo paese del Medio Oriente accolga un evento planetario del genere”.


Arrivano gli influencer positivi

Da un lato gli organizzatori lanciano accuse, dall’altra, per mostrare che il Mondiale in Qatar è un evento positivo, ecco che vengono invitati gruppi di tifosi a recarsi nell'emirato e negli stadi del Mondiale. In cambio questi supporter/influencer avranno vitto e alloggio gratis, così come l’accesso allo stadio. Nel periodo del Mondiale (20 novembre-18 dicembre) una stanza di hotel a Doha costa circa 2.000 euro al giorno. I tifosi selezionati dovranno ripestare alcuni canoni di comunicazione. È emerso che a 50 tifosi olandesi invitati ad assistere al torneo è stato chiesto di firmare un codice di buona condotta e a pubblicare sui social commenti positivi. Così anche per altri 40 tifosi inglesi che, riporta il Times, sono stati selezionati per “intonare determinati cori durante gli incontri”. E riferire su eventuali messaggi social critici e comportamenti inadeguati durante lo svolgimento della manifestazione. In tutto i tifosi invitati sono circa 400 di 60 paesi.



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