20 novembre: è la Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza

20 novembre: è la Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza

20 novembre: è la Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza


20 novembre 2021, ore 10:00

Una giornata che ogni anno spingere a riflettere sulla condizione in cui versano bambini e adolescenti di tutto il mondo: sono troppi i minori che ancora oggi vivono situazioni drammatiche

Oggi è la Giornata mondiale dell’infanzia, istituita negli anni Cinquanta per celebrare e ricordare ogni anno i diritti di bambini e adolescenti. La scelta di questo giorno, 20 novembre, si rifà alla data in cui, nel 1959, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite approvò il documento stilato all’indomani della Prima Guerra Mondiale e conosciuto come Dichiarazione dei diritti del fanciullo. È inoltre la data in cui trent’anni dopo, nel 1989, l’ONU adottò la Convenzione sui diritti dell’infanzia. L’Italia la ratificò nel 1991.

IN EUROPA È ALLARME POVERTÀ

Sottoscritto da 196 paesi, è il trattato internazionale più condiviso al mondo. Il bambino deve avere i mezzi necessari per il suo normale sviluppo, deve essere nutrito, curato, stimolato, recuperato se cade nella delinquenza e ospitato e soccorso se dovesse rimanere orfano; deve essere il primo a ricevere sostegno in tempo di difficoltà e messo in condizione di guadagnarsi da vivere, ricevendo però protezione contro ogni sfruttamento: così recita il documento. Purtroppo però alcuni di questi diritti oggi non trovano ovunque garanzia. Solo in Europa 20 milioni i bambini crescono in povertà. Lo rende noto un rapporto di Save the Children: in Germania un bambino su quattro cresce a rischio povertà, mentre la stima cambia in Spagna e Romania, dove un minore su tre vive al di sotto della soglia di povertà. Se ci si sposta poi nei Paesi balcanici, la situazione si fa ancora più drammatica. Critica anche la condizione di bambini che vivono in zone di conflitto. L’esempio più recente è la crisi tra Polonia e Bielorussia, dove migliaia di migranti, soprattutto mediorientali, vengono usati come “pedine” nel braccio di ferro tra Varsavia e Minsk: tra questi, ci sono centinaia di bambini che rischiano la morte per assideramento.


IL DRAMMA ITALIANO

Anche in Italia il quadro disegnato da Save the Children spinge a riconsiderare lo stato in cui vivono migliaia di minori: solo negli ultimi dieci anni è cresciuto esponenzialmente il numero di bambini e adolescenti che si trovano in povertà assoluta. Le risposte istituzionali, caratterizzate da scarsi investimenti in primis nel settore dell’istruzione, si sono rivelate insufficienti. La pandemia da Covid-19 ha poi aggravato la situazione, rendendo ancora più evidenti le disuguaglianze economiche, sociali e geografiche.


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  • Giornata mondiale dell'infanzia
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