2025, l'anno dei nuovi equilibri geopolitici. La diplomazia dei rapporti di forza e la centralità di Trump

2025, l'anno dei nuovi equilibri geopolitici. La diplomazia dei rapporti di forza e la centralità di Trump

2025, l'anno dei nuovi equilibri geopolitici. La diplomazia dei rapporti di forza e la centralità di Trump   Photo Credit: ANSA


31 dicembre 2025, ore 13:14

L'anno che si chiude segna un cambio netto nel gioco politico globale. L'America sempre più lontana dal Vecchio Continente, e l'Europa sempre più sola. La pace fragile e gli uomini 'forti'. Il messaggio del Papa

Il business, i soldi, i rapporti di forza pilotati dai dazi, usati come clava contro ex alleati, il dominio tecnologico e l’intelligenza artificiale, l’assolutismo del pensiero autocratico celato dietro l’ideologia del free speech. La disgregazione degli equilibri globali e la riformulazione dei rapporti internazionali. Il 2025 ha segnato un passaggio profondo, soprattutto ideologico, nella visione del mondo.

LE ALLEANZE DIMENTICATE

La torsione americana, impressa dall’amministrazione Trump, ha modificato alleanze decennali e disgregato il cosiddetto blocco occidentale. L’Europa ha percepito una nuova solitudine, non solo valoriale, nello scacchiere globale. Le due grandi guerre più sentite nel quadrante occidentale, in Ucraina e a Gaza, hanno visto l’aprirsi di soluzioni diplomatiche più o meno solide nel corso di quest’anno, ma la sensazione prevalente è di una grande insicurezza, dovuta alla vicinanza non troppo celata del Tycoon con Putin e il premier israeliano Netanyahu, due leader accusati di crimini di guerra dalla corte penale internazionale, e dall’etica comune. Disallineamenti che la storia ha insegnato essere curati con i grandi shock.

LA VISIONE AFFARISTICA

La visione pragmatica e affaristica dell’ex immobiliarista newyorkese ha modificato le prospettive del Vecchio continente. L’Unione Europea è consapevole che fare a meno dell’ombrello americano la pone in una condizione di enorme fragilità, dunque dovrà dare inizio a un nuovo corso più autonomo della propria politica strategica e sociale per sopravvivere nel nuovo assetto. Per conservare la libertà e la democrazia su cui si fonda il proprio stile di vita, l’Europa dovrà trovare nuove alleanze e nuove sicurezze su cui incardinare la sua sopravvivenza e prosperità.

IL MESSAGGIO DI PACE DEL PONTEFICE

Su tutto questo risuona il messaggio potente del papa per il 2026, riprendendo quello del primo discorso pubblico dopo la sua elezione, Leone chiede una pace disarmante oltre che disarmata. Nell’ultima udienza generale del 2025 il pontefice, durante la catechesi, ha delineato un ricordo dell’anno "segnato da eventi importanti: alcuni lieti, come il pellegrinaggio di tanti fedeli in occasione dell'Anno Santo; altri dolorosi, come la dipartita del compianto Papa Francesco e gli scenari di guerra che continuano a sconvolgere il pianeta".


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