4 novembre, Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. Focus sulla Marina Militare

4 novembre, Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. Focus sulla Marina Militare

4 novembre, Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. Focus sulla Marina Militare   Photo Credit: Marina Militare


03 novembre 2025, ore 14:00

Oggi filo diretto con la Scuola navale militare "Francesco Morosini" di Venezia. Abbiamo intervistato il Comandante, il Capitano di Vascello Dario Gentile e un'Allieva

L'ultima tappa del nostro viaggio all'interno delle Forze Armate è con la Marina Militare. Ci spostiamo a Venezia, dove la Scuola navale militare "Francesco Morosini" forma da oltre 60 anni centinaia di ragazze e ragazzi in arrivo da tutta Italia. Gli allievi svolgono gli ultimi tre anni del Liceo scientifico e classico tradizionali, ma si confrontano anche con le discipline marinaresche. Attraverso l'apprendimento dei valori propri della Marina Militare e una formazione pre-universitaria di eccellenza la Scuola è una palestra di vita e alla fine offre ai giovani sbocchi professionali di prestigio, non indirizzati esclusivamente all'arruolamento in Marina o nelle altre Forze Armate, ma anche a un futuro nel mondo civile. Abbiamo intervistato il Comandante della Scuola navale militare "Francesco Morosini", il Capitano di Vascello Dario Gentile, insieme a una Allieva del terzo anno.

Comandante Gentile, il claim delle celebrazioni del 4 novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, è 'Difesa, la forza che unisce'. In che modo l'offerta formativa, della scuola che guida, prepara gli allievi alla Difesa e alle sfide di oggi?

La scuola ha come missione fondante quella di preparare e istruire i giovani all'interesse e alla vita sul mare, però uno scopo complementare è quello di prepararli anche per il futuro ingresso nelle accademie militari, non solo quello della Marina. Abbiamo pure uno scopo non secondario, che è quello di erogare una formazione di elite pre-universitaria per coloro che invece decidano di non proseguire la propria carriera nelle forze armate, per cui sostanzialmente siamo un crogiolo formativo nel quale confluiscono allievi provenienti sostanzialmente da tutto lo stivale, con le loro esperienze, il loro curriculum scolastico, il loro bagaglio vissuto, che poi viene unito e mescolato all'interno della scuola, creando quell'humus che poi potrà essere condiviso qualora gli allievi decidano di entrare in una delle accademie della Difesa, ovvero proseguire la loro carriera in una forma diversa.

Comandante perchè un adolescente dovrebbe scegliere di frequentare un istituto militare per terminare gli ultimi anni del Liceo?

Sicuramente perché ha voglia di mettersi alla prova, perché ha voglia di ottenere una preparazione solida, però affiancata da una componente etica e di disciplina non secondaria.

Quindi a mio avviso gli allievi che entrano nella scuola navale ambiscono a questo tipo di formazione, credono in alcuni valori ancora determinanti, che poi sono i valori propri della Marina Militare e in generale delle Forze Armate. Quindi sicuramente c'è questa voglia di mettersi alla prova, con la consapevolezza che poi il loro futuro avrà in qualche modo una strada già avviata, questo come dicevo prima, che decidano di proseguire la propria carriera militare, oppure di frequentare una delle università del paese. Anzi mi sento di dire che, probabilmente, per coloro che decideranno di frequentare poi le università, questo bagaglio, questi rudimenti di militarità come mi piace chiamarli, in qualche modo gli saranno più utili perché avranno già un imprinting e una forma mentis che li metterà in una condizione di poter riuscire con successo nella loro carriera.

Grazie Comandante Gentile. Buon lavoro e congratulazioni per il suo incarico

La ringrazio molto, da giugno sono diventato il comandante della Scuola, quindi tante attività, tanti progetti che porteremo sicuramente avanti.

Con noi l'Allievo 3° corso, Demetra Ianniello. Le chiedo perchè ha scelto questo percorso all'interno di un contesto militare?

Ho scelto di entrare in una scuola militare, in modo specifico appunto in una scuola militare navale perché non mi ritrovavo più con i miei coetanei, non mi sentivo più a mio agio ed ero alla costante ricerca di valori, di principi, di un ambiente che potesse simulare tutta una serie di valori e farmi crescere, soprattutto.

In questi ultimi due anni e mezzo la cosa che ho potuto percepire di più è stato proprio un cambio di passo, perché fuori non mi sono mai ritrovata a dovermi prendere così tante responsabilità ne' ad affrontare le difficoltà come invece adesso sto imparando tutti i giorni a fare. Ecco, questo è stato uno dei motivi per cui io ho scelto di entrare qui e, diciamo, che posso ritenermi per adesso soddisfatta.

Puntiamo i riflettori sulle discipline marinaresche e sportive. Tra le tante, la voga alla Veneta, una antica tecnica con imbarcazioni che si muovono con facilità negli stretti canali della Serenissima, che rinsalda il legame con Venezia. Di cosa parliamo?

Noi al Morosini siamo coinvolti in numerose attività che ci legano, che legano la scuola, storicamente alla città di Venezia. La voga alla Veneta è un'attività che pratichiamo giornalmente qui a scuola perché abbiamo un'eccellente sezione velica. Abbiamo moltissime attività marinaresche tra cui appunto la voga alla Veneta, il canottaggio, la vela stessa, periodicamente anche circa due volte al mese noi siamo coinvolti in regate, e dunque molto attivi da questo punto di vista.

Tra le attività della Scuola ci sono le campagne addestrative. Dove si è svolto il suo battesimo del mare?

Noi abbiamo fatto la prima campagna addestrativa a bordo di nave Palinuro, ci siamo imbarcati a giugno del primo anno e siamo stati a bordo per circa un mese. E' stata la prima esperienza, per tutti noi del 'Corso Uranos'. Ci siamo impegnati molto in quella campagna: abbiamo imparato a vivere spazi ristretti, a vivere insieme nello stesso dormitorio tutti quanti e siamo stati a contatto con il mare, nel senso che ogni giorno eravamo impiegati in servizi di guardia che ci facevano proprio capire, insomma, cosa significa la vita di bordo. C'erano alcuni di noi che facevano per esempio la guardia del timoniere, altri che facevano la vedetta, insomma eravamo proprio integrati nel sistema nave. I membri dell'equipaggio effettivo, infatti, ci hanno sempre coinvolti nell'attività, non siamo mai stati da parte, ci hanno sempre insegnato il più possibile della vita marinaresca.

Lei è un Allieva del 3° anno, cosa farà dopo la maturità?

Io ho deciso da poco tempo, perché ho appena iniziato il terzo anno, di proseguire i miei studi con un corso di laurea in Psicologia. Veramente io consiglio il percorso in una scuola militare, indipendentemente dalla volontà di continuare nelle Forze Armate. Sono, infatti, molto contenta del percorso al Morosini, spero di finirlo nel migliore dei modi e credo che sia un ottimo biglietto da visita anche per il futuro.


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