500° giorno di guerra, Zelensky omaggia i caduti. Intanto Prigozhin ricompare sui social e attacca i media di Mosca

500° giorno di guerra, Zelensky omaggia i caduti. Intanto Prigozhin ricompare sui social e attacca i media di Mosca

500° giorno di guerra, Zelensky omaggia i caduti. Intanto Prigozhin ricompare sui social e attacca i media di Mosca   Photo Credit: agenziafotogramma.it


08 luglio 2023, ore 11:08

Tragico il bilancio condiviso dall'Onu in occasione dei cinquecento giorni dall'inizio del conflitto. Aumentano le vittime nelle ultime settimane senza spiragli di pace. Zelensky visita l'isola dei Serpenti e omaggia i caduti mentre Prigozhin rompe il silenzio dopo la "marcia su Mosca".

Continua il conflitto in Ucraina, la giornata odierna segna il cinquecentesimo giorno di guerra. L’ufficio dell’alto commissario Onu per i diritti umani tira le somme e condivide un bilancio disastroso: 9000 vittime civili nel Paese, tra cui mezzo migliaio di bambini. Il numero di civili uccisi negli ultimi 500 giorni è tre volte superiore al numero di vittime accumulate nei precedenti otto anni di conflitto tra Kiev e i separatisti filorussi nell'Ucraina orientale. Complessivamente il 2023 ha segnato un calo delle vittime rispetto l’anno precedente ma preoccupanti picchi ci sono stati proprio nei mesi di maggio e giugno. Per quanto riguarda il mese corrente gli osservatori dicono che "le ultime due settimane (sono tra) le più letali dall'inizio dell'invasione russa".

Zelensky sull'Isola dei Serpenti per omaggiare i caduti dopo 500 giorni di guerra

"500 giorni di guerra totale. L'isola dei serpenti. L'isola libera della libera Ucraina. Sono grato a tutti coloro che hanno combattuto qui contro gli occupanti. Abbiamo commemorato gli eroi che hanno dato la vita in questa battaglia, una delle più importanti della guerra. Gloria e onore a tutti coloro che combattono per la sicurezza Mar Nero". Queste le parole di Volodymyr Zelensky nel 500mo giorno di guerra dall'Isola dei Serpenti dove ha deposto fiori per i soldati caduti.

Gli Usa invieranno bombe a grappolo a Kiev, Mosca commenta la nuova politica americana

La grande novità degli ultimi giorni riguarda la scelta degli Stati Uniti che cambiano marcia nello scacchiere internazionale nel fornire nuove armi all’Ucraina, rifornimenti che rispetto alle scelte passate non saranno solo difensivi. Washington ha, infatti, deciso di fornire bombe a grappolo all'Ucraina: “Decisione difficile, ma l’Ucraina ne aveva bisogno”, afferma il presidente Biden attirando su di sé anche il dissenso dell’Onu.

Non tarda ad arrivare la risposta del Cremlino, questa volta attraverso l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov: "Le bombe a grappolo sono un gesto disperato. Questa misura racconta la storia che gli Stati Uniti e i loro 'satelliti' si sono resi conto di essere impotenti. Ma non vogliono ammettere i propri fallimenti e il fallimento dei tentativi delle forze ucraine di condurre un'offensiva contro le regioni russe. Da qui quest'ultima follia".

Il ritorno social di Prigozhin

Rompe il silenzio anche il fondatore della milizia Wagner, Evgenij Prigozhin, che ricompare sui social con un post contro i media statati russi. L’uscita di scena di queste settimane era dovuta alla “marcia su Mosca” del 24 giugno, che Prigozhin aveva organizzato mettendo in difficoltà la gestione del capo del Cremlino, nonché (ex) amico di vecchia data, Putin. Il post attacca la propaganda russa che ha cambiato nettamente punto di vista sulle milizie Wagner: "Leggere i giornali, sentire le storie in tv, mi fa stare molto male, i bastardi della tv, che ieri ammiravano i ragazzi della Wagner, ora stanno versando ogni tipo di veleno... Ricordate, bastardi della tv, che non sono stati i vostri figli a combattere nelle nostre file, non sono stati i vostri figli a morire, ma voi, bastardi, state facendo audience con storie come questa".


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