8 miliardi di esseri umani sulla Terra. Ma l’Italia resta in crisi demografica

8 miliardi di esseri umani sulla Terra. Ma l’Italia resta in crisi demografica

8 miliardi di esseri umani sulla Terra. Ma l’Italia resta in crisi demografica


23 gennaio 2022, ore 15:00

Il dato è impressionante se si pensa che eravamo 4 miliardi nel 1974 e 7 miliardi nel 2011. Lo dobbiamo ai progressi della medicina e al miglioramento delle condizioni di vita

E’ ufficiale, abbiamo superato il muro degli 8 miliardi esattamente mercoledì 19 gennaio alle ore 15, secondo il sito Neodemos e secondo il suo contatore attivo 24 ore su 24. Ma nel momento in cui scriviamo il demometro sulla home page segnala che siamo arrivati a oltre 8 miliardi 862mila.

LA STIMA DELLE NAZIONI UNITE

E’ Neodemos a ricordare che le Nazioni Unite dovrebbero ufficializzare il superamento degli 8 miliardi agli inizi del 2023. E quindi potrebbero «replicare che “la notizia e vera, ma prematura”, come disse George Bernard Shaw a chi gli chiedeva di commentare la notizia della sua morte, apparsa sui giornali». Gli esperti di Neodemos spiegano che non parteciperanno ai festeggiamenti di rito intorno al nascituro che ha spinto la popolazione oltre il fatidico traguardo, non perché sia in errore, ma perché il suo demometro è solo simbolico e serve a “ricordarci che il nostro pianeta continua ad affollarsi, anche se a ritmo più lento”. In realtà, secondo gli stessi esperti, nessuno può sapere con certezza l’ammontare della popolazione, il cui valore reale è compreso, presumibilmente, in una forchetta di più o meno 100 milioni rispetto alle stime.

LA CRISI DEMOGRAFICA ITALIANA

Il contatore Neodemos ci dice che oggi la popolazione italiana è pari a 59 milioni 400mila. Le previsioni sul futuro demografico in Italia dell’Istat restituiscono un «potenziale quadro di crisi»: la popolazione residente è in decrescita, da 59,6 milioni al primo gennaio 2020 a 58 milioni nel 2030, a 54,1 milioni nel 2050 e a 47,6 milioni nel 2070. Il rapporto tra giovani e anziani sarà di 1 a 3 nel 2050 mentre la popolazione in età lavorativa scenderà in 30 anni dal 63,8% al 53,3% del totale. Il 2048 potrebbe essere l'anno in cui i decessi potrebbero doppiare le nascite, 784mila contro 391mila.

IL DECLINO DELL’OCCIDENTE E IL BOOM DI AFRICA E ASIA

Sarà un mondo diverso anche secondo le previsioni delle stesse Nazioni Unite. Con un declino demografico dell’Occidente: Europa, Nord America, Australia e Giappone resteranno ferme a 1,3 miliardi complessivi, con gli over 65 che entro il 2050 supereranno gli under 25, mentre la popolazione mondiale aumenterà di 2 miliardi arrivando a 10, a vantaggio di Africa e Asia. Gli Stati Uniti cederanno il terzo posto per popolazione (dopo India e Cina) alla Nigeria.


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