A Kiev scatta l'allarme blackout totale mentre Biden invita a non escludere i negoziati con Mosca

A Kiev scatta l'allarme blackout totale mentre Biden invita a non escludere i negoziati con Mosca

A Kiev scatta l'allarme blackout totale mentre Biden invita a non escludere i negoziati con Mosca   Photo Credit: agenziafotogramma.it


06 novembre 2022, ore 13:27

Conflitto Russia-Ucraina. Kiev rischia il blackout mentre i russi accusano gli ucraini di avere danneggiato la diga della centrale idroelettrica di Kakhovka.

Kiev: rischio blackout totale

Proseguono i bombardamenti russi in varie regioni dell'Ucraina e proprio per questo Kiev rischia di restare senza elettricità, acqua e riscaldamento. Questo l’allarme del sindaco della capitale che non esclude un blackout totale. Per questa ragione i funzionari locali hanno iniziato a pianificare l'evacuazione dei circa tre milioni di residenti rimasti in città.

Dall'altra parte i russi accusano gli ucraini di avere "danneggiato" con un razzo la diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, nella regione di Kherson.

Biden: non escludere un'apertura a negoziare con la Russia

Dal Presidente degli Stati Uniti Biden arriva l’invito ai leader ucraini a non escludere pubblicamente un'apertura a negoziare con la Russia. Secondo il Washington Post, la richiesta non mira a spingere l'Ucraina al tavolo dei negoziati ma a garantire che il governo di Kiev mantenga il sostegno di Paesi che non vogliono che la guerra continui ancora a lungo.

Le accuse di Trump

Lo stesso Biden viene accusato invece da Trump di "aver consentito alla Russia di aver devastato l'Ucraina". L’ex Presidente USA è tornato alla carica aggiungendo anche che "la Cina contro Taiwan sarà la prossima".

Papa Francesco alla ricerca della pace

Anche Papa Francesco è tornato a parlare del conflitto nell'ultima giornata del suo viaggio apostolico e ha detto di non dimenticare la martoriata Ucraina. Ha poi aggiunto: prego e vi chiedo di pregare perché la guerra finisca.

Le reazioni dell’Italia 

A Roma e Milano si sono svolte, ieri, le manifestazioni principali per chiedere la pace in Ucraina. Nella capitale hanno sfilato Pd, Movimento 5 Stelle e Cgil. Nel capoluogo lombardo, invece, in piazza il terzo polo con Azione, Italia Viva e Letizia Moratti che ha lasciato la maggioranza di centrodestra in Regione. In questa occasione Giuseppe Conte rinnova la sua idea sullo stop alle armi all'Ucraina, e aggiunge che ora è il turno dell'Europa per trovare una via per la pace. Poi avverte il nuovo governo sul nuovo decreto sulle armi: "Non azzardino a farlo senza passare dal Parlamento. Noi riteniamo che a questo punto debbano cessare le armi e ci debba essere questa svolta negoziale".

La risposta al leader penta stellato non è tardata, prima il ministro della difesa Crosetto: “stia sereno sarà tutto legale”. Poi Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy: "Esiste una legge votata anche dal Movimento 5 Stelle e dallo stesso Giuseppe Conte che dà mandato fino al 31 dicembre al governo italiano di inviare armi ed equipaggiamento in soccorso del popolo ucraino che è stato duramente colpito dall'esercito russo. È un mandato che ha votato lo stesso Conte, tutti possono cambiare idea ma questa è una legge dello Stato".


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