Accordo raggiunto tra governo e parti sociali sul blocco dei licenziamenti, bisognerà prima usare la Cig

Accordo raggiunto tra governo e parti sociali sul blocco dei licenziamenti, bisognerà prima usare la Cig

Accordo raggiunto tra governo e parti sociali sul blocco dei licenziamenti, bisognerà prima usare la Cig


30 giugno 2021, ore 07:41 , agg. alle 10:54

La trattativa si è conclusa dopo 6 ore di confronto a Palazzo Chigi. L'intesa prevede che le aziende, prima di licenziare i lavoratori, usino le 13 settimane di Cassa integrazione e gli ammortizzatori sociali. Soddisfazione dei sindacati per l'accordo

Ci sono volute 6 ore di trattativa a Palazzo Chigi, con numerose interruzioni per consulti a distanza, ma alla fine l’intesa è stata raggiunta. Tra governo e parti sociali, i sindacati Cgil, Cisl e Uil e Confidustria, è stata trovata la quadra. Tutto è sintetizzato nelle 10 righe di un avviso comune siglato anche dal Presidente del consiglio, Mario Draghi, e dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando: “Le parti sociali alla luce della soluzione proposta dal Governo sul superamento del blocco dei licenziamenti - è scritto nel testo - si impegnano a raccomandare l'utilizzo degli ammortizzatori sociali che la legislazione vigente ed il decreto legge in approvazione prevedono in alternativa alla risoluzione dei rapporti di lavoro. Auspicano e si impegnano, sulla base di principi condivisi, ad una pronta e rapida conclusione della riforma degli ammortizzatori sociali, all'avvio delle politiche attive e dei processi di formazione permanente e continua”. Dunque, tutto passerà sul tavolo del consiglio dei ministri convocato per oggi che confermerà il blocco dei licenziamenti selettivo solo per il settore tessile, per quello della moda e calzaturiero. In ogni caso le aziende che vorranno lasciare a casa i lavoratori dovranno impiegare prima le 13 settimane di cig ordinaria disponibili e tutti gli ammortizzatori sociali.

Soddisfazione dei sindacati

Il risultato ottenuto dopo il lungo negoziato di ieri soddisfa i sindacati. I leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri hanno definito l'accordo un 'segnale importante'. "Viene data risposta alle tante persone he avevano preoccupazioni - sottolinea Bombardieri - È un risultato che risponde alla mobilitazione che c'è stata sabato, l'unità sindacale lo ha prodotto. In questa dichiarazione è previsto l'impegno per avviare il confronto per la riforma degli ammortizzatori e delle politiche attive”. "Il risultato c'è, ed è frutto dell'unità sindacale e della mobilitazione dei lavoratori. Lo avevamo detto: uniti avremmo portato avanti l'iniziativa fino al risultato”, ha commentato Landini. Sulla stessa linea Sbarra: ”È stato un negoziato intenso che ci ha permesso di migliorare e rafforzare i contenuti del Decreto Sostegni bis e le soluzioni individuate dalla Cabina di Regia del Governo”. Positivo anche il giudizio del ministro del Lavoro, Andrea Orlando: “Con l'accordo di questa sera - ha dichiarato al termine della trattativa - si rafforza quel dialogo sociale che abbiamo sempre promosso e che consente di avere più strumenti per lavoratori e imprese per gestire le crisi”.


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