Addio a Ornella Vanoni, il calcio e la passione di Bonny per la sua voce Photo Credit: ANSA/ETTORE FERRARI
22 novembre 2025, ore 11:23 , agg. alle 14:31
La cantante, deceduta ieri sera, aveva scherzato anche sulla sua squadra del cuore e l'attaccante dell'Inter era rimasto stregato dal suo canto
L'ADDIO A ORNELLA VANONI
Si è chiusa in una tranquilla serata di novembre la lunga storia artistica e personale di una delle voci più riconoscibili e amate del panorama musicale italiano. A 91 anni, Ornella Vanoni è morta nella sua abitazione di Milano, lasciando un vuoto profondo tra generazioni di ascoltatori che ne hanno seguito il percorso per oltre sei decenni. La cantante, simbolo di eleganza interpretativa e protagonista di alcune delle pagine più intense della canzone d’autore, ha attraversato epoche e stili rimanendo sempre fedele alla propria identità artistica. Nel corso della sua carriera aveva collezionato milioni di copie vendute, costruendo un repertorio che ha accompagnato la storia del Paese. Brani diventati colonna sonora di epoche diverse continuano ancora oggi a circolare nelle radio e nella memoria collettiva, testimonianza di una creatività rimasta vivace fino agli ultimi anni. La sua capacità di interpretare emozioni complesse con apparente semplicità l’aveva resa un punto di riferimento non soltanto per il pubblico, ma anche per tanti artisti.
LA PASSIONE PER IL MILAN E UN FAN SPECIALE
Pur essendo legata indissolubilmente al mondo dello spettacolo, Vanoni non aveva mai nascosto un certo interesse anche per il calcio, vissuto sempre con leggerezza e ironia. Nei mesi scorsi era diventata virale l’interazione con l’attaccante dell’Inter, Bonny, che aveva dichiarato la propria predilezione per la celebre canzone “L’appuntamento”. Colpita dalla confessione del giovane calciatore, la cantante aveva risposto con uno dei suoi commenti spiritosi, scherzando sul fatto che avrebbe potuto persino abbandonare la sua storica simpatia per il Milan pur di andare a vederlo giocare dal vivo. Il calcio, del resto, era entrato nella sua vita quando era poco più che una ragazza. In un’intervista aveva raccontato di aver iniziato a seguire il Milan dopo una partita vista a San Siro, un ricordo che negli anni era diventato parte del suo personale immaginario sportivo. Quel legame, tuttavia, non le aveva impedito di apprezzare l’affetto e la stima provenienti da tifosi e giocatori di altre squadre, segno di quanto la sua figura fosse capace di superare distinzioni e rivalità. La notizia della sua morte ha suscitato immediate reazioni nel mondo della musica, del teatro, della televisione e non solo. Colleghi, amici e ammiratori hanno voluto esprimere il loro cordoglio, ricordandone la sensibilità artistica, l’ironia e la capacità di reinventarsi senza mai perdere autenticità. In più occasioni Vanoni aveva riflettuto sul senso della fine, confessando di non temere l’ultimo passo e di saper riconoscere, a tempo debito, il momento in cui la vita smette di chiedere e di offrire.
