Addio all’Oscar per le migliori attrici? È allo studio un premio gender neutral per attori, ma è polemica

Addio all’Oscar per le migliori attrici? È allo studio un premio gender neutral per attori, ma è polemica

Addio all’Oscar per le migliori attrici? È allo studio un premio gender neutral per attori, ma è polemica   Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it


12 marzo 2023, ore 08:00

Addio al premio per le migliori attrici a favore di un premio gender neutral, l’Accademy ci sta pensando e consulta alcuni esperti, ma è polemica.

Quella che andrà in scena tra qualche ora potrebbe esser l’ultima volta che verrà assegnato l'Oscar per le migliori attrici. È allo studio dell'Academy una vera e propria rivoluzione e ha cominciato a consultare esperti da quando lo scorso dicembre un op-ed del Los Angeles Times ha rilanciato l'opinione di Emma Corrin (una delle Lady Diana di The Crown) che si identifica come non binary, ovvero ne' donna ne' uomo, e usa i pronomi 'they e them'. Si pensa ad una categoria "gender neutral".


I premi per gli attori

La corsa per vincere l’Oscar quale migliore attore e migliore attrice è una tra le più interessanti e seguite durante la notte delle stelle e la decisione assegnare un premio “gender neutral”' presa dieci anni fa dai Grammy e più di recente dai premi Spirits per il miglior cinema indipendente potrebbe essere la novità per rilanciare lo spettacolo della consegna degli Oscar che negli ultimi anni ha visto un calo di audience. L'Academy ci sta pensando, ma procede molto lentamente per evitare di trovarsi dalla parte sbagliata di un dibattito importante sull'inclusione soprattutto dopo le polemiche che l'hanno investita al tempo dell'#OscarSoWhite", hanno detto fonti al Daily Mail notando anche la necessità di includere in qualche categoria il piccolo ma crescente gruppetto di attori non binari o trans come appunto la Corrin, o Elliot Page (l'ex star di Juno che nel dicembre 2020 ha annunciato il cambio di sesso) e la diciannovenne Yasmin Finney di Heartstopper.


Le accuse

Lo scorso mese di dicembre il Los Angeles Times aveva descritto la divisione per genere dei premi agli Oscar del cinema per la recitazione "un relitto di una Hollywood sessista". La questione è stata affrontata anche dagli Independent Spirit Awards che hanno onorato Michelle Yeoh di Everything Everywhere All at Once come "best actor" su dieci candidati di entrambi i sessi tra cui solo due uomini, Paul Mescal di Aftersun e Jeremy Pope di Inspection. Gli Spirits hanno contraddetto una delle obiezioni correnti, ovvero quella che vuole i premi gender neutral mettere le donne in svantaggio. Hanno fatto scandalo invece gli ultimi Brit (l'equivalente britannico dei Grammy) quando nessuna donna è stata inserita nelle nomination per Best Artist.


Una controversa decisione

Gli Oscar non sono soli a chiedersi se è il caso di abolire il premio per la migliore attrice a discapito di uno per una categoria gender neutral. I Bafta (i premi del cinema brtiannico) ci stanno pensando da almeno un anno, da quando l'allora Ceo Amanda Berry aveva annunciato una revisione dei premi. Qualche settimana fa il regista Sam Mendes aveva definito il cambiamento "inevitabile". Anche gli Oliver (i premi per il teatro in Gran Bretagna) hanno avviato consultazioni in gennaio e anche a New York i Tony - l'equivalente teatrale degli Oscar – dovrebbero annunciare una presa di posizione il prossimo anno.


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