Al Bano a RTL 102.5, Io in black list Ucraina, che errore madornale

Al Bano a RTL 102.5, Io in black list Ucraina, che errore madornale

Al Bano a RTL 102.5, Io in black list Ucraina, che errore madornale


12 marzo 2019, ore 11:00

Il cantante è stato inserito nella black list dell'Ucraina in quanto minaccia alla sicurezza nazionale. “Che si arrabbino, Putin è un grande”

Al Bano, protagonista involontario da ieri di un caso internazionale sconcertante, è stato ospite questa mattina di Non Stop News. Ai conduttori che gli chiedono di raccontare quale sensazione abbia avuto ieri nell'apprendere di essere stato inserito nella lista nera dell'Ucraina, come personaggio minaccioso per il Paese, per la sua vicinanza a Valdimir Putin, il cantante risponde così: "Mi è sembrato un pesce d'aprile in anticipo, non ci credevo. Poi una miriade di telefonate mi hanno fatto chiedere, ma cosa è successo, e quando sono andato a leggere, ho detto è un errore madornale", ricostruisce Al Bano che aggiunge, riguardo al suo rapporto con Vladimir Putin, il presidente russo, notoriamente inviso a Kiev: - "Io non ho mai parlato di amicizia con Putin, non si può essere amico di una potenza del genere. L' ho incontrato in tre occasioni, ma non è mai da solo, ci sono sempre centinaia di persone intorno a lui. L'ho visto nel 1986 a tu per tu, a Leningrago in occasione di una serie di concerti con Romina, lui è venuto in albergo e ci ha salutato era il capo del Kgb. Poi l'ho incontrato al Cremlino in occasione del Capodanno russo, era con Eltsin e i capi politici e religiosi russi. L'anno scorso l'ho visto a Budapest ma una foto di rito e via. Per me è un grande, ed esprimo una mia opinione riguardo a un uomo che ha sollevato un Paese ridotto in miseria." Poi torna a ritenere quella ucraina "una provocazione", che gli ha causato "un senso di stranezza totale e siccome arriva dal ministero della Cultura mi auguro che la cultura non sia di quel livello altrimenti c'è da mettersi in allarme. Scambiare me per terrorista è davvero allarmante, aggiunge Al Bano, le mie bombe sono bombe di pace e sono i miei acuti". poi, tornando alle vicende di casa nostra, e sulla proposta di legge leghista di trasmettere in radio una canzone italiana su tre, Al Bano sottolinea che difendere la nazionalità non è un difett​o, poi spiega che oggi l'Italia ha bisogno di una presenza politica che aiuti questo paese a crescere, spendere più energie a favore del fare e non del dire". Di seguito il video integrale dell'intervista.