Alessia Pifferi in tribunale a Milano, "non ho ammazzato mia figlia, non sono nè un'assassina nè un mostro"

Alessia Pifferi in tribunale a Milano, "non ho ammazzato mia figlia, non sono nè un'assassina nè un mostro"

Alessia Pifferi in tribunale a Milano, "non ho ammazzato mia figlia, non sono nè un'assassina nè un mostro"   Photo Credit: agenziafotogramma.it


12 aprile 2024, ore 14:00

La Corte d'Assise ha respinto la richiesta della difesa della donna di integrare la perizia psichiatrica, che aveva già escluso vizi di mente, con nuova documentazione

"Non ho mai voluto far del male a mia figlia, non l'ho mai ammazzata, non ci ho mai pensato, non ho mai voluto farlo, non ho mai pensato che a Diana poteva succedere una cosa del genere, non è stata una cosa premeditata". Lo ha detto, come riferisce l'agenzia Ansa, Alessia Pifferi, con dichiarazioni spontanee in aula, prima della requisitoria del pm nel processo in corso a Milano. La 38enne è in carcere per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana di 18 mesi nel luglio del 2022, abbandonandola in casa da sola per sei giorni. "Non sono né un'assassina né un mostro, sono una mamma che ha perso sua figlia e non ho mai pensato che potesse accadere una cosa del genere alla mia bambina", ha aggiunto la donna che è accusata di omicidio volontario aggravato, "voglio ribadire a tutta Italia che non ho mai premeditato una cosa del genere, non ho mai voluto farle del male, sto già pagando il mio ergastolo avendo perso la mia bambina".


"La piccola Diana è morta tra sofferenze atroci"

"Diana Pifferi, bambina di 18 mesi, è morta di fame e sete dopo sofferenze atroci e terribili, con un processo di progressivo indebolimento delle funzioni vitali e si trovava da sola in casa, perché lei, la madre, era corsa dal suo compagno e l'aveva lasciata là da sola". Così è iniziata la requisitoria del pm Francesco De Tommasi nel processo milanese ad Alessia Pifferi. Il pubblico ministero ha ripercorso tutte le menzogne e bugie raccontate dalla 38enne al suo compagno (che non è il padre della piccola) per nascondere che aveva lasciato la figlia sola in casa, poi morta di stenti. Bugie raccontate anche alla vicina di casa, alla quale disse che l'aveva lasciata con una baby sitter che era scomparsa, quando la donna rientrò a casa il 20 luglio del 2022 e la trovò morta. "Oggi ci è venuta a dire che non è un'assassina, ma allora perché ha voluto sempre giustificare con tutti che la bimba non era sola in casa?", ha aggiunto il pm. "Sapeva benissimo che era una cosa che non si fa, lo sa anche un bambino che è un comportamento gravissimo". 


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