Allontanati i bambini dalla casa nel bosco di Palmoli, portati in una struttura protetta

Allontanati i bambini dalla casa nel bosco di Palmoli, portati in una struttura protetta

Allontanati i bambini dalla casa nel bosco di Palmoli, portati in una struttura protetta


21 novembre 2025, ore 15:00

Nel provvedimento si ipotizza la “lesione del diritto alla vita di relazione” e "nuove condotte genitoriali inadeguate"

"Mi sento totalmente vuoto. È una cosa ingiusta togliere i bambini da un luogo dove c'è felicità, dove la famiglia vive felice, nella natura. Non capisco perché si stia distruggendo la vita di cinque persone. I bambini hanno sofferto, tolti così velocemente da casa per andare a dormire in un posto che non conoscono": lo ha affermato Nathan Trevallion, il padre dei tre bambini allontanati, ieri sera, dalla loro abitazione nel bosco di Palmoli, in provincia di Chieti, commentando l’esecuzione dell'ordinanza del Tribunale per i minorenni dell'Aquila. Purtroppo, è arrivata la decisione che si temeva e i tre piccoli sono stati prelevati dai carabinieri, giunti all’improvviso a Palmoli, e portati in una struttura protetta. Solo grazie all’intervento dell’Avvocato Giovanni Angelucci, mamma Catherine, inizialmente non coinvolta nell’ordinanza, ha potuto rimanere con i figli nella casa-famiglia e dormire con loro almeno la prima notte.

LE MOTIVAZIONI DELL’ORDINANZA DEL TRIBUNALE DELL’AQUILA

Ai genitori è stata sospesa la potestà genitoriale ed è stato nominato un tutore provvisorio dei minori, l'avvocata Maria Luisa Palladino. L'ordinanza cautelare non è fondata sul pericolo di lesione del diritto dei minori all'istruzione, ma sul pericolo di lesione del diritto alla vita di relazione. L'allontanamento dei bambini dalla dimora familiare trova ragione, secondo il provvedimento, anche nel luogo in cui vive la famiglia e cioè un rudere fatiscente, con una roulotte a fianco, senza acqua né luce. Sempre secondo il Tribunale, "la deprivazione del confronto fra pari, in età da scuola elementare, può avere effetti significativi sullo sviluppo del bambino, che si manifestano sia in ambito scolastico che non scolastico." Nel provvedimento, inoltre, si rende nota la necessità di allontanare i minori dall'abitazione familiare, "in considerazione del pericolo per l'integrità fisica, derivante dalla condizione abitativa, nonché dal rifiuto, da parte dei genitori, di consentire le verifiche e i trattamenti sanitari obbligatori per legge." “L'assenza di agibilità e pertanto di sicurezza statica”, come spiegato ancora nell’ordinanza, “comporta la presunzione, ex lege, dell'esistenza del periodo di pregiudizio per l'integrità e l'incolumità fisica dei minori.”

LE OPINIONI DEL MINISTRO MATTEO SALVINI

"Mi ripropongo, non da ministro, ma da genitore, da padre e da italiano, di seguire direttamente la vicenda e, se serve, di andare sul posto, perché ritengo vergognoso che lo Stato si occupi di entrare nel merito dell'educazione privata, delle scelte di vita personali di due genitori che hanno trovato nell'Italia un paese ospitale e che, invece, gli ruba i bambini": così il vicepremier e Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha commentato quanto accaduto. "Da genitore, mi vergogno per come si sta comportando lo Stato italiano nei confronti di genitori che hanno fatto una scelta di vita diversa, a contatto con la natura, lontani dalla città, e con un'insegnante privata per i figli.” “Non hanno la luce, l'acqua e la televisione”, ha aggiunto Salvini. “Io sono stato la settimana scorsa, nel campo rom di Giugliano, alle porte di Napoli, e ho visto centinaia di bimbi in età scolare e non a scuola, sporchi, senza insegnanti, senza luce gas e acqua e con genitori che, in molti casi, campano rubando. Lì dove sono gli assistenti sociali? Dov'è la procura, il tribunale dei minori, lo Stato?” ha concluso il ministro.


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