Altri seicento arrivi di migranti a Lampedusa, in un naufragio dispersa bimba di 15 mesi

Altri seicento arrivi di migranti a Lampedusa, in un naufragio dispersa bimba di 15 mesi

Altri seicento arrivi di migranti a Lampedusa, in un naufragio dispersa bimba di 15 mesi   Photo Credit: agenziafotogramma.it


23 marzo 2024, ore 11:47

L'appello del sindaco Mannino al governo: "Non farsi trovare impreparati"

Ancora sbarchi a Lampedusa. Dalla mezzanotte di venerdì sera le motovedette della Capitaneria di porto, della Guardia di finanza e della missione Frontex hanno soccorso numerose imbarcazioni arrivate a ridosso dell'isola. Una di queste è affondata e nel naufragio una bimba di appena quindici mesi risulta dispersa. All'hotspot di Contrada Imbriacola ci sono ora oltre mille persone, mentre gli arrivi non si fermano. L'appello al governo del sindaco di Lampedusa Filippo Mannino è a non "farsi trovare impreparato sulla gestione dei migranti. L'unico modo per non fare andare in tilt il sistema dell'accoglienza è avere, come sta avvenendo, trasferimenti veloci dall'isola".

Il naufragio

Quarantaquattro migranti, fra cui undici donne e tre minorenni, sono stati salvati durante la notte al largo della costa dopo che il barchino sul quale viaggiavano è affondato. L'imbarcazione è colata a picco e i naufraghi sono rimasti aggrappati alle camere d'aria per circa 10 minuti. Una bimba di appena quindici mesi risulta dispersa. La madre della bambina, quando il barchino è affondato a mezzanotte e mezza circa, non è riuscita a tenere stretta a sé la piccola che è annegata.

I numeri

Dopo che già nella giornata di venerdì erano arrivate quattrocento persone, dalla mezzanotte di venerdì sera sono stati soccorsi almeno quattordici barchini in arrivo da diverse coste del sud del Mediterraneo. Oltre seicento i migranti sbarcati in poche ore. Da quanto si apprende, diversi migranti di gruppi partiti dalla Tunisia sono originari di Gambia, Costa d'Avorio, Mali, Nigeria e Senegal; molti di questi hanno riferito di aver pagato per il viaggio mille dinari tunisini. Viaggio che non è stato più di una traversata su barchini di fortuna. Sempre secondo le prime informazioni, solo poche persone tra quelle arrivate potevano navigare con un GPS o sfruttando applicazioni per cellulare. Tutti gli altri hanno navigato a vista.

L'appello del sindaco

"Dopo una tregua che durava da diversi mesi, sono ripresi gli arrivi, comunque con numeri contenuti e che si riescono a gestire in maniera ottimale. Rispetto all'anno precedente dal primo gennaio ad oggi, abbiamo avuto il 50% in meno di arrivi e questo certamente rappresenta un'inversione di tendenza". Nelle parole del sindaco di Lampedusa Filippo Mannino c'è l'appello al governo: "La parola d'ordine è sempre la stessa, non farsi trovare impreparato sulla gestione dei migranti a Lampedusa e l'unico modo per non fare andare in tilt il sistema dell'accoglienza è avere, per come sta avvenendo, trasferimenti veloci dall'isola. Ma servono navi dedicate".


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