Anche l'Italia ricorda il 7 ottobre, da Mattarella alla Meloni messaggi di sostegno a Israele, ma anche di critica per Gaza
Anche l'Italia ricorda il 7 ottobre, da Mattarella alla Meloni messaggi di sostegno a Israele, ma anche di critica per Gaza
07 ottobre 2025, ore 10:50
Il capo dello Stato invita Tel Aviv ad applicare il diritto umanitario e chiede a tutti di non trasformare in antisemitismo il sostegno per Gaza; la premier accusa Hamas di aver scatenato la guerra, ma giudica non proporzionale la reazione di Israele
Sono passati due anni dall’attacco di Hamas. La mattina del 7 ottobre 2023 vennero uccise 1250 persone e ci furono anche 250 rapiti. Oggi Israele commemora le sue vittime. Le famiglie si sono recate sul luogo dell’attacco al festival Nova, nel deserto del Negev: tutti hanno osservato un minuto di raccoglimento, accese candele e deposti fiori.
IL MONITO DEL PRESIDENTE MATTARELLA
Dall’Italia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato del 7 ottobre come una pagina turpe, ha chiesto a Israele di applicare le norme del diritto umanitario e ha anche invitato a non trasformare l’empatia per Gaza in antisemitismo. Queste le parole di Sergio Mattarella: "Il 7 ottobre del 2023 rimane e rimarrà nelle coscienze come una pagina turpe della storia: un vile attacco terroristico che avvenne contro inermi cittadini israeliani, recando grave danno alla causa della pace e della reciproca sicurezza in Palestina. Una ferita che ha colpito ogni popolo. L'orrore e la condanna, pubblicamente e ripetutamente espressa, per la violenza crudele e inaccettabile delle armi di Israele - che fa pagare alla popolazione di Gaza un intollerabile prezzo di morte, fame e disperazione, cui è indispensabile porre fine, con la necessità che Israele applichi con pienezza le norme del diritto internazionale umanitario - non attenua orrore e condanna per la raccapricciante ed efferata violenza consumata quel giorno da Hamas. Quanto avviene a Gaza e i diversi sentimenti che suscita non possono confluire in quello ignobile dell'antisemitismo che, particolarmente nel secolo scorso, ha toccato punte di mostruosa atrocità, e che oggi appare talvolta riaffiorare, fondandosi sull'imbecillità e diffondendo odio. A due anni dal 7 ottobre 2023 desidero rinnovare la vicinanza al popolo di Israele e ai familiari delle vittime e delle persone rapite, che vanno immediatamente liberate, nell'auspicio che i tentativi di porre fine a questa inaudita ondata di violenza abbiano al più presto esito positivo".
IL MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI
E’ intervenuta anche la premier Giorgia Meloni. Anche per lei il 7 ottobre rappresenta una delle pagine più buie della storia; la presidente del consiglio accusa Hamas di aver creato una crisi senza precedenti ma giudica non proporzionale la risposta di Israele. Va infatti sottolineato che nella Striscia in due anni sono stati uccisi più di 67 mila palestinesi, difficile pensare che fossero tutti terroristi. Ma ecco il testo diffuso da Giorgia Meloni: "Sono trascorsi due anni dall'ignominia del massacro compiuto dai terroristi di Hamas contro migliaia di civili inermi e innocenti israeliani, donne e bambini compresi. Crimini indicibili che fanno del 7 ottobre una delle pagine più buie della storia. Oggi rinnoviamo la vicinanza ai famigliari delle vittime e torniamo a chiedere la liberazione degli ostaggi, che ancora oggi attendono di tornare a casa dopo due anni di prigionia, vessazioni, sofferenze. La violenza di Hamas ha scatenato una crisi senza precedenti in Medio Oriente. La reazione militare di Israele è andata oltre ogni principio di proporzionalità, e sta mietendo troppe vittime innocenti tra la popolazione civile di Gaza. Il Piano di pace presentato dal Presidente Trump - che ha incontrato il convinto sostegno non soltanto delle Nazione europee, ma anche dei Paesi arabi e islamici - offre una opportunità che non deve andare sprecata, per giungere a una cessazione permanente delle ostilità, riportare a casa gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas e avviare un processo verso un quadro di pace e di sicurezza in tutto il Medio Oriente".
